Dalla sanatoria fiscale al carcere e le multe automatiche per la pirateria tv: le novità del decreto Omnibus
Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto omnibus. Le commissioni hanno votato domenica pomeriggio il mandato ai relatori Giorgio Salvitti (FdI) e Claudio Lotito (FI) a riferire in aula a Palazzo Madama, dove il provvedimento è atteso lunedì 30 settembre, nel pomeriggio. Quasi certo il ricorso alla fiducia. Il provvedimento, che scade l’8 ottobre, deve passare in seconda lettura alla Camera.
Ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato
Tra gli emendamenti approvati, la misura più attesa è sicuramente il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato: un nuovo tassello per rendere ancora più attrattivo il patto biennale con il Fisco riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per estendere anche al ceto medio il taglio dell’Irpef. L’emendamento della maggioranza, firmato da Orsomarso (FdI), Garavaglia (Lega) e Damiani (FI), prevede per chi aderisce al concordato la possibilità un ravvedimento speciale per il 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%. Viene inoltre previsto più tempo per i controlli per chi decade: un anno in più (fino al 31 dicembre 2025) per chi aderisce solo al concordato preventivo, e tre anni (fino al 31 dicembre 2027) per chi aderisce al ravvedimento. Il testo, che ha subito diverse modifiche, alla fine è stato approvato in una riformulazione che quantifica anche delle coperture, stimate in circa 986 milioni in 5 anni: un aspetto “puramente formale”, spiega Garavaglia, dal momento che “si sa benissimo che sono norme che poi aumentano il gettito”.
Via libera anche a due emendamenti di FI e FdI contro la pirateria tv anche per gli eventi sportivi: la norma, per fermare il fenomeno del cosiddetto ‘pezzotto’, prevede l’obbligo di adesione alla piattaforma antipirateria creata dalla Serie A anche ai fornitori di servizi Vpn e Dns “pubblicamente disponibili”, per bloccare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente. Inoltre è previsto l’obbligo per i prestatori dei servizi di rete che vengono a conoscenza di condotte penalmente rilevanti di segnalarlo all’autorità giudiziaria, pena, in caso contrario, la reclusione fino a un anno. Sul fronte sanitario, oltre all’emendamento di FdI che salva l’ospedale San Raffaele di Roma, incassa l’ok all’unanimità anche l’emendamento del Dem Filippo Sensi per incrementare la dote del bonus psicologo: altri 2 milioni per il 2024, che portano il totale a 12 milioni. Riguarda invece le spese legate al Pnrr l’emendamento del governo che semplifica il processo di erogazione delle risorse.
La soddisfazione di Calandrini (FdI): “Nel decreto omnibus misure a sostegno delle famiglie”
“Si sono conclusi oggi i lavori in Commissione Bilancio sul Decreto Omnibus, un passaggio fondamentale che ci permetterà di procedere già da domani con la discussione generale in Aula, e martedì con il voto, garantendo così il rispetto dei tempi per la conversione del decreto. La Commissione ha lavorato anche nella giornata di domenica, dimostrando impegno e senso di responsabilità da parte di tutti i componenti. Esprimo soddisfazione per il contributo proattivo dei membri della Commissione, che ha permesso di portare a termine in tempi rapidi un lavoro complesso e articolato. Tra gli emendamenti approvati, sottolineo con particolare soddisfazione il cosiddetto ‘bonus Befana’, che rappresenta un sostegno concreto per le famiglie, e l’emendamento sul ‘ravvedimento concordato’, uno strumento importante per rafforzare la compliance fiscale e incentivare il dialogo tra contribuenti e amministrazione. Ringrazio tutti i senatori che hanno partecipato ai lavori per il loro impegno e per la capacità di affrontare con serietà e responsabilità le sfide poste da questo decreto, che contiene misure fondamentali per il Paese”. Così in una nota il senatore Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.