Cannibalismo a Poggioreale: “intrasferibile” il detenuto africano che ha divorato un dito al compagno di cella
Malgrado la decisione del tribunale nessuna delle strutture psichiatriche del territorio si rende disponibile ad ospitare il detenuto del Mali che nel carcere di Poggioreale si è reso protagonista di un atto di cannibalismo, inghiottendo il dito di un compagno di cella tranciato con un morso dopo averlo tramortito.
“Nessuna struttura psichiatrica esterna vuole ospitare il detenuto del Mali che nei giorni scorsi si è reso protagonista di atti di cannibalismo nel carcere di Poggioreale a Napoli”, denuncia il sindacato Uspp con il presidente Giuseppe Moretti e con il segretario campano, Ciro Auricchio.
A seguito di questo evento il giudice ne ha disposto il trasferimento ma finora, fanno sapere i due sindacalisti, nessuna struttura psichiatrica del territorio si è resa disponibile. Proprio per questo motivo la direzione carceraria e quella sanitaria sono state costrette a reiterare la richiesta. Il 10 settembre, poi, è accaduto un altro episodio violento che ha visto protagonista un detenuto psichiatrico del carcere irpino di Sant’Angelo dei Lombardi dove l’area sanitaria è stata devastata e alcuni agenti aggrediti con calci e pugni.
“Sul territorio metropolitano di Napoli – informano Moretti e Auricchio – da quello che ci risulta, non ci sono idonee strutture dove accogliere i detenuti con patologie psichiatriche: le Rems sono insufficienti e le articolazioni di salute mentale in carcere non funzionano per mancanza di psichiatri”.
I due sindacalisti chiedono “l’invio urgente di personale medico specializzato in psichiatria, per risolvere il grave problema dei detenuti malati nelle carceri” e, infine, sottolineano che “queste disfunzioni finiscono sulle spalle della polizia penitenziaria già ampiamente sotto organico: a Poggioreale mancano 150 unità, a Sant’Angelo i colleghi sono costretti a fare turni massacranti. In Campania, complessivamente, ci risulta un deficit di organico pari a 800 unità”.
Prosegue in questi giorni il giro in alcune carceri della Campania da parte di una delegazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, guidata dal segretario generale Donato Capece e dai dirigenti regionali e locali del sindacato.
Il Sappe è andato in visita nelle strutture napoletane di Poggioreale e Secondigliano. “Oggi, solo a Napoli,