Terremoti ai Campi Flegrei: la terra si è alzata di tredici centimetri in un anno a Napoli

14 Ago 2024 17:07 - di Francesco Farina
terremoti Campi Flegrei

I Campi Flegrei, a causa dei continui terremoti, hanno visto alzarsi di ben 13,5 cm l’altezza del suolo dall’inizio dell’anno. La notizia, che arriva da importanti rilevazioni scientifiche, conferma le difficoltà vissuta dall’area più sismica di Napoli, da tempo alle prese con continue scosse.

I Campi Flegrei e la terra rialzata dai terremoti

Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei è di circa 13,5 centimetri dall’inizio del 2024. Il dato, registrato alla stazione Gnss del Rione Terra, nel centro storico di Pozzuoli  è contenuto nel bollettino settimanale di sorveglianza sui Campi Flegrei diffuso dall’Osservatorio Vesuviano (che ha sede a Napoli) e relativo alla settimana dal 5 all’11 agosto, nel corso della quale nell’area dei Campi Flegrei sono stati localizzati settanta terremoti con la magnitudo massima  dell’1.5., alle 21.13 il 10 agosto.

Per quanto riguarda la deformazione del suolo, fenomeno tipico del bradisismo che caratterizza i Campi Flegrei , dalla metà di aprile il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20 millimetri al mese alla stazione Gnss del Rione Terra, dove il sollevamento registrato da gennaio 2024 è di circa 13,5 centimetri.

A luglio quasi 700 scosse

Come si evince dal bollettino, a luglio si sono verificati ben 668 terremoti nella caldera dei Campi Flegrei: il più intenso degli eventi sismici si è verificato il 26 luglio e ha avuto una magnitudo di 4 della scala Richter; avvertito da Pozzuoli al centro storico di Napoli, si è trattato di uno dei terremoti più significativi degli ultimi 40 anni.

Due centimetri al mese di sollevamento della terra

La terra, in questa area strategica di Napoli(che accoglie Fuorigrotta e lo stadio Diego Armando Maradona) si alza mediamente di due centimetri ogni mese. Dal 2005 ad oggi, il dato totale è di 131 centimetri, quasi un metro e mezzo. Nel bollettino dell’istituto di vulcanologia si legge che, “sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

 

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