Montanari si lagna dei rifugiati nel suo Ateneo: “Indecorosi”. Fdi: “Sinistra accogliente lontano da casa propria”
Cortocircuito all’Università per stranieri di Siena. Il rettore pro migranti Montanari, il buonista Montanari, scrive al Comune denunciando l’uso scorretto da parte dei rifugiati pachistani degli spazi messi a disposizione dall’ateneo; e casi spiacevoli di “comportamenti indecorosi” nei confronti di studenti e studentesse. Sui social qualcuno osserva: “Belli i rifugiati per criticare il governo, ma quando ce li hai in casa scopri che non sono tutti angioletti”. E’ accaduto che una lettera firmata dal rettore e uscita sulla Nazione ha fatto cadere la maschera dell’immigrazionismo spinto indossata spesso e volentieri per attaccare il governo in modo virulento.
Si è lamentato di problemi che l’ateneo sta subendo in seguito all’«utilizzo scorretto da parte dei rifugiati pachistani degli spazi della mensa universitaria messi a disposizione per la loro partecipazione ai corsi di lingua italiana». E ancora che le «problematiche non riguardano solo l’uso improprio dei servizi, ma anche casi spiacevoli di comportamenti indecorosi nei confronti di studenti e studentesse». Infine si chiede aiuto tutte le istituzioni – e qui sta la nota paradossale – in primo luogo al Comune a maggioranza di centrodestra, di fare la propria parte.
Montanari in cortocircuito sui migranti
Un cortocircuito veramente surreale. Montanari ha poi scritto: “Se tali condizioni continueranno a manifestarsi, per l’Ateneo potrebbe essere difficile proseguire nel sostegno ai rifugiati. E il Dsu potrebbe non continuare ad accettarli e terminerebbe, quindi per loro, la possibilità di accedere alla mensa”. Fuori dalle infiocchettature linguistiche vuol significare: accoglienza sì ì, ma non a tutti i costi se gli ospiti non rispettano un minimo di decenza. Insomma, un messaggio non tanto lontano da coloro che il prof attacca sistemanticamente in seno al governo e non solo. Ricordiamo l‘attacco virulento al Secolo d’Italia. La questione rimbalzata sui media ha imbarazzato il prof. che ha messo una toppa peggiore del buco, come si suol dire:
La replica di Montanari
“Con uno sforzo economico che trova pochi paragoni se parametrato al bilancio delle istituzioni senesi l’Università per Stranieri di Siena sostiene la possibilità di cenare presso la mensa del DSU a tutti i rifugiati pakistani iscritti ai suoi corsi di lingua italiana: è una precisa scelta politica e cultural, e l’ateneo è intenzionato a continuare”. Ma non senza condizioni. Mancando “i servizi essenziali” che, a detta di Montanari, dovrebbe garantire il Comune, cioè la collettività generale, il rischio è di dover dire addio ai rifugiati. Evidentemente anche per i buonisti esistono limiti di decenza, nonostante i sermoni che impartiscono.
Marcheschi: “Ipocrisia. ora si rende conto delle difficoltà dell’integrazione”
“Per il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, i migranti sono un facile argomento di polemica contro il governo Meloni fino a quando i disagi per la loro presenza non coinvolgono il suo ateneo”, dichiara il senatore toscano di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi al sito 9colonne. “Ed ecco che il prode docente, paladino della società multietnica, si lamenta per l’utilizzo degli spazi della mensa universitaria da parte degli studenti pachistani. Rei, a suo dire, non solo dell’utilizzo improprio di questi locali; ma anche di comportamenti irriguardosi nei confronti di studenti e studentesse. Apriti cielo, il rettore si rende finalmente conto delle difficoltà dell’integrazione. Da parte sua una vera e propria ipocrisia. Che però non ci stupisce affatto perché è un comportamento tipico di quella sinistra accogliente purché lontano da casa propria”.