Migranti, Wanda Ferro: “Alcuni magistrati tentano di imporre la loro visione militante”
Wanda Ferro, deputata di FdI, sottosegretario all’Interno tiene a evitare le generalizzazioni quando si tratta di migranti, rimpatri e toghe. Si parla del governo che ha aperto un nuovo centro di trattenimento per gli immigrati a Porto Empedocle e della magistratura che continua a “disfare” o provvediementi del governo. I primi sei casi esaminati hanno portato a una sola convalida del decreto di espulsione e cinque rifiutati. Il sottosegretario precisa: «Non parlerei di magistratura in generale. Ma delle decisioni di singoli magistrati, spesso politicizzati. Che anziché applicare le norme approvate dal legislatore tentano di imporre una visione ideologica». Nuove Apostolico crescono… «D’altro canto la vicenda che ha riguardato il giudice Apostolico la dice lunga su quanto alcune decisioni siano espressione di una visione militante. Perfettamente coincidente con quella dei partiti di sinistra. Che continuano a sostenere in maniera irresponsabile un’immigrazione incontrollata e senza regole».
Si tratta di non generalizzare ma di circoscrivere. Da quando Giorgia Meloni è al governo, cioè dal 2022, i giudici hanno accolto circa il 90% delle domande dei migranti espulsi. Una percentuale che stona, per come riportato da Il Giornale, con gli anni precedenti, in cui la statistica era di fatto al 50% e che oggi torna alla ribalta dopo la decisione di alcuni giudici siciliani di accogliere cinque domande su sei di migranti che dovevano essere respinti in base al decreto Cutro.
Migranti, Wanda Ferro: “Singoli magistrati si sentono investiti di una missione ideologica”
Ribadisce Wanda Ferro – intervistata dal quotidiano di Alessandro Sallusti – che singoli magistrati «evidentemente si sentono investiti di una missione ideologica sul tema migratorio». E a chi sostiene che tali decisioni si inseriscono in un quadro europeo che va rispettato replica che non è così. Proprio osservando cosa accade fuori dai confini nazionali, «igrandi Paesi europei governati dalla sinistra, come la Germania di Scholz e il Regno Unito di Starmer, seguendo la linea del governo italiano stanno varando provvedimenti restrittivi contro l’immigrazione illegale». Un caso è sotto gli occhi di tutti: «un’icona europea della sinistra italiana, il premier spagnolo Pedro Sanchez, ha ribadito la necessità di promuovere la migrazione regolare, sicura e ordinata; e combattere quella irregolare e chi ne fa un business, come le mafie».
“La politica delle porte aperte va contro l’accoglienza”
Wanda Ferro affronta anche un’altra questione spinosa: la nave “benedetta” dai vescovi per i soccorsi in mare. Dunque, non solo parte della magistratura, ma anche parte della Chiesa rema contro la politica migratoria del governo. «Ciò che mi lascia perplessa – è il suo ragionamento- è che sostenendo la politica delle porte aperte a tutti si va contro l’accoglienza. L’immigrazione irregolare da un lato è pericolosa per le nostre comunità – soprattutto quelle che vivono nelle periferie urbane; dall’altro lato non consente ai migranti di costruirsi quel destino migliore che cercano attraversando il Mediterraneo». E pone la questione: «Facciamo arrivare migliaia di migranti sulla banchina di un porto, e poi? Chi si preoccupa del destino di queste persone? Quale lavoro le aspetta? L’immigrazione rappresenta una fattore positivo per il migrante e per noi solo se è a un livello sostenibile».
“L’ostilità al governo delle Ong agevola l’attività dei trafficanti”
L’attivismo delle Ong iin tale contesto non fa altro che agevolare i trafficanti di esseri umani. «Chiunque si trovi in pericolo in mare deve essere salvato. E questa non è una funzione appaltata alle Ong; ma viene svolta ogni giorno dalle unità militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Troppo spesso invece le Ong, la cui ostilità alle politiche del nostro governo è dichiarata, pattugliano le acque prospicienti i Paesi di transito per trasbordare i migranti e traghettarli in Italia: così non fanno che agevolare la fiorente attività dei trafficanti».