Massimo Boldi dopo le polemiche sugli auguri a Meloni: “Essere di sinistra fa comodo a chi fa l’attore”
Massimo Boldi, travolto dagli haters per avere fatto gli auguri a Giorgia Meloni su Instagram, in un’intervista a Il Giornale affida la sua amarezza per gli attacchi ricevuti, ribadisce di essere un grande estimatore della premier e sottolinea come da sempre, a sinistra, “ci sia una sorta di odio” verso chi la pensa diversamente.
Massimo Boldi: “Ho stima in Meloni ma non sono di destra”
Il popolare comico parla del suo rapporto con la premier: “Io e Giorgia Meloni ci siamo scritti in questi ultimi tempi diverse volte su WhatsApp. Lei è sempre un personaggio notevole. La ammiro molto. Anche come donna a me è sempre piaciuta. Lei tra l’altro mi ricorda molto la mia povera moglie, Marina. E poi mi piace la politica che lei fa. E la fa molto bene. Le ho anche mandato i complimenti per come è cambiata d’aspetto in questi ultimi due anni”.
Boldi precisa le sue idee politiche: “Io non sono né di destra né di sinistra. Io sono del popolo” e rispondendo se quel messaggio di auguri fosse una sorta di compiacenza per potersi ritagliare spazi di lavoro, aggiunge ancora: “A quasi 80 anni e con tutta la carriera che ho alle spalle, debba fare qualcosa per essere favorito dalla Meloni?”.
“Perché mi piace la premier”
Nell’intervista al quotidiano milanese Massimo Boldi motiva il suo apprezzamento verso Giorgia Meloni: “Mi piace come si muove, come cerca di aggiustare i tiri sbagliati precedenti, come parla l’inglese, come dialoga con Biden e con tanti altri statisti”, paragonandola per carisma, a “Silvio Berlusconi, del quale ero molto amico”.
“L’odio che c’è a sinistra”
Il comico fa riferimento a quanto gli è accaduto sui social a ferragosto e parla dell’odio che c’è in giro: “Sempre stato, soprattutto a sinistra. Per chiunque faccia la mia professione è sempre stato logico professarsi di sinistra. Ti dà quel tono in più, dell’intellettuale, dell’impegnato. Io invece sono sempre stato una persona libera. Io voglio far divertire tutti: i rossi, i verdi, i gialli”.