L’ex Br Leonardo Bertulazzi arrestato in Argentina dopo 44 anni di latitanza. Sarà estradato in Italia

30 Ago 2024 8:12 - di Gabriele Alberti
Ex Br

Si concludono 44 anni di latitanza. Leonardo Bertulazzi, latitante delle Brigate Rosse, è stato arrestato in Argentina. Sarà estradato in Italia a seguito della revoca dello status di rifugiato che aveva ottenuto nel 2004. Lo attende una condanna di 27 anni con le accuse, tra l’altro, di sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata. Bertulazzi è ritenuto, tra le altre cose, uno dei responsabili del sequestro dell’ingegnere Piero Costa avvenuto a Genova nel 1977. La presidente Giorgia Meloni ha espresso «profondo apprezzamento» alle autorità argentine per l’arresto, specificando che «è stato reso possibile da un’intensa e proficua collaborazione tra le Autorità giudiziarie italiane, argentine e Interpol».

Chi è Leonardo Bertulazzi

Le tracce di Bertulazzi si erano perse negli anni Ottanta. Nel 2002 si era infine arrivati all’arresto a Buenos Aires, a seguito di una complessa attività di indagine condotta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, unitamente alla Digos di Genova e all’Interpol. L’ex brigatista era però stato rilasciato a distanza di pochi mesi. Bertulazzi apparteneva appartenente alla colonna genovese delle Brigate Rosse. Il sequestro del 1977 di Costa era finalizzato all’acquisizione di mezzi finanziari per sovvenzionare l’attività terroristica. 50 milioni di lire così guadagnate, infatti, vennero spese secondo gli esiti delle indagini per acquistare l’appartamento di via Montalcini 8 a Roma, dove sarebbe stato tenuto prigioniero nella primavera seguente Aldo Moro, il leader Dc rapito e ucciso dalle Br nel 1978.

Meloni: proficua collaborazione Italia Argentina Interpol

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime profondo apprezzamento alle Autorità argentine per aver eseguito l’arresto di Leonardo Bertulazzi. Già condannato in Italia a 27 anni di carcere per reati di terrorismo, a seguito della revoca dello status di rifugiato da parte della Commissione per i Rifugiati argentina. L’arresto del latitante membro delle Brigate Rosse è stato reso possibile da un’intensa e proficua collaborazione tra le Autorità giudiziarie italiane, argentine e Interpol”. Si legge in una nota di palazzo Chigi.

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