Giochi di Parigi: la Senna inquinata devasta gli atleti di triathlon, vomito e malori. L’allarme dei medici (video)
Il simbolo della Senna inquinata e della maldestra organizzazione dei Giochi di Parigi è rappresentata al peggio dal canadese Tyler Mislawchuk, 29enne atleta di triathlon. Ha vomitato numerose volte, in diretta tv, dopo la gara nel fiume parigino simbolo e dannazione di queste Olimpiadi.
Giunto nono, ha dato il peggio di sè appena uscito dalle acque torbide della Senna. “Ci ho provato, non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte“. “Per me, è tutto ciò che avevo”, ha detto Mislawchuk. “La mia terza Olimpiade, l’ultima. Con l’infortunio e tutte le cose che sono successe, è stata una gioia partecipare e chiudere tra i primi 10. La Senna non era pulita, ma lo rifarei.
Nonostante gli sforzi fatti dall’amministrazione francese e dal Comitato olimpico per Parigi 2024 per rendere balneabile la Senna e permettere le gare in acque aperte, “i rischi sanitari legati all’inquinamento non possono essere completamente eliminati”, con i conseguenti “pericoli per la salute degli atleti”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), in merito alle gare di triathlon che prevedono un tuffo nel fiume e che erano state rinviate a causa dei livelli di inquinamento sopra la soglia ammessa, dovuti alle piogge.
Ma quali sono i rischi per gli atleti che si tuffano? “Innanzitutto la presenza in acqua di batteri fecali, come per esempio l’Escherichia coli, che può dare infezioni gastrointestinali con sintomi come diarrea e vomito. Ci possono essere, poi, infezioni della pelle e degli occhi per via del contatto con acqua contaminata. Questo può portare a eruzioni cutanee, infezioni oculari”, illustra l’esperto. Altro rischio importante “è la leptospirosi, malattia causata da batteri presenti nell’urina degli animali, ratti e topi in primis. I sintomi includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari”.
Ultimo pericolo, “ma non meno importante, sono le esposizioni agli inquinanti chimici, quindi la presenza eventuale di metalli pesanti, pesticidi o altre sostanze: può avere effetti sulla salute però a lungo termine, non immediati”. Mentre “i rischi microbiologici danno effetti immediati”.
“La sicurezza zero non esiste con tanti cofattori implicati in un’acqua libera come un fiume”, sottolinea Miani che evidenzia come a bagnarsi in quelle acque “sono degli atleti che comunque si preparano per tanti anni e devono centrare il loro obiettivo in pochi giorni. Per loro una semplice gastroenterite o due linee di febbre possono significare essere messi fuori gioco in quei pochi giorni in cui si giocano la carriera o il rinnovo con gli sponsor. Si mette a rischio anche il loro futuro economico, nonché professionale. Diversa è la situazione della sindaca di Parigi che ha fatto il bagno nella Senna inquinata. Ma lei non sta gareggiando per le Olimpiadi, non mette a rischio tutto con un eventuale malessere passeggero”.