Francia, da Glucksmann l’altolà a Melènchon nel governo. Venerdì le consultazioni, si inizia con Bardella
La Francia cerca disperatamente di trovare una maggioranza dopo le elezioni del 30 giugno e del 7 luglio. Venerdì 23 agosto Macron inizierà le consultazioni di rito, mentre da uno dei leader storici della sinistra socialista, Glucksmann, arriva l’appello ad isolare La France Insoumise di Melènchon dal nuovo esecutivo.
Glucksmann: “La Francia isoli Melènchon”
In un’intervista, l’eurodeputato dice che, “bisogna rompere con l’estetica del radicalismo, che in realtà è solo settarismo”, aggiungendo a proposito della sinistra francese che, “abbiamo il terrore di essere considerati impuri se negoziamo compromessi. Ma perché fare politica se ciò significa condannarsi all’impotenza e alla finzione?“.
Glucksmann, dice ancora che, “Se vogliamo un aumento del salario minimo e dei salari, un ISF sul clima, il rafforzamento dei servizi pubblici nelle aree rurali o una politica di reindustrializzazione importante, ciò richiede discussioni approfondite con le altre forze politiche “.
“Basta anche con Macron”
Nella dichiarazione, il parlamentare europeo individua in Macron e Melènchon i nemici della sinistra, seppure da angolazioni diverse: “Quando sono diventato eurodeputato, avevo questa tendenza francese a confondere compromesso con compromesso, ma ho imparato e capito. Dobbiamo rompere con l’estetica del radicalismo, che in realtà è solo settarismo e impedisce qualsiasi trasformazione radicale, porre fine al mito dell’onnipotenza e abbandonare Giove come Robespierre. E quindi bisogna voltare pagina su Macron e Mélenchon“.
Venerdì Macron inizia le consultazioni con il Rn e Ciotti
Emanuel Macron venerdì 23 agosto inizierà le consultazioni con i gruppi parlamentari che potrebbero anche esaurirsi in giornata. I primi a salire all’Eliseo saranno i “grandi nemici” del presidente e cioè i leader del Rn, Le Pen e Bardella, e il repubblicano dissidente Ciotti, che è uscito dal partito dopo le elezioni europee proprio per sostenere la candidatura di Bardella.
Favorito ancora Cazeneuve come primo ministro
Jean Renè Cazeneuve viene dato dai rumors ancora come favorito per la successione di Attal, anche se non sarà facile scardinare il gruppo di Melènchon che sulla carta ha 71 parlamentari. Il nuovo fronte comune, escludendo il Rn, La France Insoumise i ciottiani, potrebbe comunque contare su circa 320 deputati, molto di più dei 289 che servono per formare la nuova maggioranza.