Gravina anticipa a novembre il congresso della Figc dopo il disastro in Germania. Salasso dall’antitrust alla federazione

1 Lug 2024 16:20 - di Redazione
Gravina

Gravina lascia o raddoppia? Il calcio italiano si lecca le ferite dopo la cocente eliminazione dagli europei tedeschi e Gabriele Gravina anticipa a novembre l’assemblea elettiva delle Figc che dovrà scegliere chi presiederà la federazione sportiva più potente per il prossimo quadriennio.

Assemblea il 4 novembre a Fiumicino: Gravina si ricandida?

L’assemblea è stata convocata proprio nel giorno della festa delle forze armate, il 4 novembre, presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino. All’ordine del giorno figurano: “L’elezione del presidente dell’Assemblea; l’elezione dei consiglieri delle componenti ai sensi dell’art.26, comma 4. dello Statuto federale; l’elezione del presidente federale; l’elezione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti”. Il mandato del presidente federale, in carica dal 2018, sarebbe scaduto a marzo del 2025.

Non è dato sapere se questa mossa preluda a una rinuncia da parte del numero uno di via Allegri o se invece Gravina intenda ricandidarsi per il prossimo quadriennio, nonostante il risultato ottenuto dalla nazionale allenata da Luciano Spalletti, eliminata, da campione in carica, sabato dalla Svizzera negli ottavi di finale a Berlino degli europei.

Una vita nel calcio

71 anni, presidente del Castel di Sangro per sedici anni e poi numero uno della Lega Pro, Gabriele Gravina guida le sorti del calcio italiano dal 2018, quando fu eletto dopo le dimissioni di Tavecchio per la mancata qualificazione ai campionati del mondo in Russia.

Qualificazione purtroppo mancata anche quattro anni dopo quando gli azzurri non andarono in Qatar venendo battuti al primo turno dei playoff dalla Macedonia del Nord. Gravina è anche il vicepresidente dell’Uefa, l’organismo europeo che regola il calcio, dietro al presidente Ceferin.

Spalletti rimane, blindato da un super contratto

Per quanto riguarda Luciano Spalletti rimarrà in carica fino al 30 giugno 2026 salvo dimissioni(oggi pressoché impossibili) stile Mancini 2023. Il tecnico toscano ha un biennale da sette milioni netti complessivi. Mandarlo via significherebbe pagarlo a vuoto, cosa che una federazione non può permettersi. Si ripartirà dalla Nation League, a settembre, contro la Francia. Non proprio il miglior avversario per stare sereni.

4 milioni di multa dall’antitrust per posizione dominante nel settore giovanile

Intanto piove sul bagnato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio ( FIGC ) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). L’Autorità ha infatti accertato che la FIGC , almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui si opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).

La Figc ricorrerà al Tar contro una decisione giudicata, “ingiustificata, sulla base di argomentazioni documentalmente riscontrabili e di un ragionamento giuridico errato”,  ricordando come un analogo procedimento contro la Federazione Sport Equestri sia stato poi annullato dal Consiglio di Stato.

 

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