Meloni denuncia i migranti arruolati dai clan, De Luca da bullo a comico. “Il vero allarme sono i cadaveri a Pompei”
Vincenzo De Luca, si sa, dà il meglio di sé quando non ha a che fare, faccia a faccia, con i suoi avversari politici, non ne parliamo poi se sono donne. Ma a distanza, nel “branco” di adulatori ridanciani, si diverte a fare il comico un po’ gradasso, perfino su temi seri, come quello dei migranti “arruolati” dalla camorra con i decreti flussi, soprattutto nella “sua” Campania. La denuncia della Meloni al procuratore nazionale antimafia, Melillo, per il governatore è degna di essere liquidata con qualche battuta.
Meloni denuncia, De Luca fa ironia
“Voglio esprimere il mio pieno sostegno a questa luminosa iniziativa di trasparenza e di legalità del presidente Meloni. Vogliamo comunicarvi questa mattina che noi ci autodenunciamo per la presenza abusiva del Vesuvio in Campania, che notoriamente è responsabile di reati ambientali per il fumo che mette in atmosfera. E ci autodenunciamo anche per la scoperta di centinaia di cadaveri a Pompei, dolosamente coperti da tonnellate di cenere e lapilli, ma chiaro segnale di una presenza di malvivenza diffusa nel territorio”, dice il presidente della Regione Campania, per commentare l’esposto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
“Credo che l’onorevole Meloni non sia stata informata per tempo che la competenza in questa materia è totalmente dello Stato e del Ministero dell’Interno. Avrebbe potuto fare un viaggio molto più breve per andare, anziché dal procuratore Melillo, dal prefetto e oggi ministro Piantedosi, che è il responsabile della cura dei flussi migratori, insieme con le prefetture e le questure”, aggiunge De Luca. Poi la promessa: “Noi sosterremo in tutti i modi questa vigorosa campagna per la legalità e la trasparenza dell’onorevole Meloni, così nessuno potrà più dire che non ci sia collaborazione istituzionale”. Battutine anche sul fronte sanità. “Finora avevamo avuto modo di conoscere alcune frottole del Governo. Potremmo dire, con un linguaggio popolare, alcune palle. Questa delle liste d’attesa è una mongolfiera, non una palla”. “Qui non c’è un euro e non c’è nessuno che possa fare questo lavoro che viene annunciato. Non c’è altro da dire, se non sperare che si concluda quanto prima possibile questa meravigliosa, effervescente e creativa campagna elettorale”, ha concluso sul tema De Luca.