La camorra dietro il click day per favorire l’ingresso di irregolari: Meloni presenta un esposto all’Antimafia

4 Giu 2024 19:15 - di Riccardo Angelini

Una mossa a sorpresa, ma significativa. Giorgia Meloni l’ha raccontata così ai ministri riuniti nel cdm: “Stamattina mi sono recata dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo per consegnare un esposto sui flussi di ingresso in Italia di lavoratori stranieri avvenuti negli ultimi anni avvalendosi del “Decreti Flussi”.

La premier denuncia dunque che “la criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia, per una via formalmente legale e priva di rischi, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro”.  Secondo alcune fonti, fino a 15.000 euro per ‘pratica’.

In alcune regioni italiane – e in particolare nella Campania – si registra dunque un numero eccessivamente elevato di richieste di nulla osta al lavoro per i cittadini extracomunitari durante il cosiddetto “click day”. Un numero di domande decisamente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro presenti nella regione, sia essi imprenditori o privati cittadini.

Dopo l’esposto della premier  la Dna ha precisato di avere “funzioni di impulso e coordinamento di indagini delle procure distrettuali“. È emerso poi, a questo proposito, che la Procura di Napoli sta effettuando da tempo verifiche e monitoraggi.

Il Pd chiede che la commissione Antimafia convochi in audizione” la premier “Meloni e il procuratore nazionale Melillo, in relazione all’esposto” su “ipotesi di infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione di flussi di migranti”. E’ “necessario che anche il Parlamento, attraverso la bicamerale Antimafia, accenda fari, contribuisca a fare chiarezza, contrastando e colpendo – dove ci sono – illegalità e traffici illeciti, ma evitando nel contempo rischi di speculazioni”.

“Quelli che vengono da fuori sono i benvenuti – commenta il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – quando mancano le forze lavoro sulle nostre terre o in qualsiasi attività. Purché entrino legalmente e rispettino le regole delle nostre città. Quello che abbiamo fatto è aumentare il numero di immigrati regolari attraverso i flussi, al contrario di quello che ha fatto la sinistra. Abbiamo organizzato flussi triennali che permettono di formare anche nelle loro terre di partenza quelli che vogliono venire a lavorare alla conoscenza della nostra lingua per non caricare i costi sulle imprese”.

“Con grande serietà e senso di responsabilità – scrive in una nota il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci – il presidente Meloni ha depositato un esposto alla Direzione nazionale Antimafia per fare chiarezza sulle anomalie e i dati allarmanti riguardanti frodi perpetrate dalla criminalità organizzata a danno degli ingressi regolari. Si profila un quadro a dir poco sconcertante di gestione criminale e false attestazioni di contratti per alimentare il traffico di esseri umani per lo più provenienti dal Bangladesh e diretti in Campania”.

“A differenza di ciò che hanno fatto i governi precedenti, interverremo per fermare tali illeciti, continueremo a monitorare i flussi e a tenere alta la guardia su tali abusi – ha concluso Bellucci – che danneggiano le nostre politiche migratorie, penalizzano le imprese e annientano la dignità dei migranti più vulnerabili, alla mercé di trafficanti e delinquenti senza scrupoli. Avanti tutta per promuovere l’immigrazione legale, l’unica che può garantire vera inclusione e crescita della Nazione”.

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