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Ma quale allarme fascismo, aggressioni e blocchi stradali sono tutti di chiara matrice antifà

Ma quale allarme fascismo, aggressioni e blocchi stradali sono tutti di chiara matrice antifà

Politica - di Francesco Severini - 3 Giugno 2024 - AGGIORNATO 4 Giugno 2024 alle 11:12

Sono così preoccupati, a sinistra, dall’avanzata delle destre in Europa, dalla minaccia di un nuovo fascismo, dal pericolo dell’estremismo “nero” da non accorgersi che in questa campagna elettorale gli atti di violenza che si sono registrati provenivano tutti da… sinistra. Erano tutti di chiara matrice antifà.

Cominciamo dall’ultimo episodio. L’aggressione ad un giovane militante bolognese di FdI – di rientro dal comizio per la chiusura della campagna elettorale del partito che si è svolta a Roma – in una stazione di servizio sull’autostrada nei pressi di Arezzo. “Quel ragazzo era una furia – ha raccontato il 23enne aggredito – Mi ha sorpreso alle spalle mentre stavo per entrare in bagno, ha iniziato a colpirmi con tutta una serie di pugni alla nuca e al volto. Mi tirava i pugni e mi spostava il braccio con cui tentavo di parare i colpi. E’ stato terribile, ho avuto davvero paura“. Sette giorni di prognosi per trauma cranico.

Una settimana prima si era verificata un’aggressione a Poggio Nativo ai danni sempre di un militante di FdI, colpito con un pugno in faccia dal presidente del consiglio comunale del piccolo comune sabino. Si tratta di un esponente della lista di centrosinistra, “Poggio Nativo Bene Comune”, che appoggia la ricandidatura della sindaca uscente Veronica Diamilla.

Non solo. L’europarlamentare leghista Silvia Sardone è stata presa a male parole e cacciata dagli antagonisti dinanzi all’ateneo di Torino, lo stesso dove un imam ha potuto fare lezione di jihad. Sardone voleva fare un video dinanzi all’università occupata. Ha ricevuto insulti e minacce. E alla fine le hanno tirato dell’acqua per umiliarla, gridando “Siamo tutti antifascisti”. Due giorni fa i Pro-Pal hanno anche bloccato i binari alla stazione di Bologna, paralizzando per circa un’ora il traffico ferroviario.

Ultima annotazione, ma non per importanza: la mattina del 2 giugno gli attivisti di Ultima generazione avevano in animo di bloccare il corteo di auto che accompagnava il presidente Mattarella alla parata militare. L’azione, in via IV novembre, è stata sventata dagli agenti di polizia. Notizia che non ha avuto il rilievo che meritava. Infatti notoriamente la sinistra corteggia gli ecoattivisti e non ne condanna gli atti di vandalismo contro i monumenti. Hanno preferito tacere anche sul tentativo di blocco stradale ai danni del Capo dello Stato. E intanto, continuano a usare l’allarme fascismo come slogan elettorale consunto, senza vedere che i veri violenti stanno nelle loro file.

 

 

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di Francesco Severini - 3 Giugno 2024