Elezioni in Francia, Bardella: “Alle politiche 70 candidati unitari con i Repubblicani”. Marine: “Possiamo vincere”

14 Giu 2024 19:41 - di Luciana Delli Colli
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Il Rassemblement National ”ha la possibilità di vincere le elezioni” legislative che si terranno il 30 giugno e il 7 luglio in Francia. E se ciò accadrà, formerà ”un governo di unità nazionale”. Lo ha dichiarato Marine Le Pen, durante un viaggio a Hénin-Beaumonta. “Riuniremo tutti i francesi, uomini e donne di buona volontà, consapevoli della situazione catastrofica del nostro Paese”, ha aggiunto Le Pen, chiarendo che spetterà a Jordan Bardella, candidato a Matignon,”scegliere la sua squadra”, ma oggi ”la questione non è distribuire i posti”.

Bardella: “Alle elezioni candidati unitari con i Repubblicani in 70 collegi”

Bardella, in un’intervista a Bfmtv, ha anticipato che alle elezioni “in 70 collegi elettorali in Francia ci sarà un candidato comune del Rassemblement national-Les Républicains”, spiegando che  alcuni di questi candidati saranno “deputati uscenti”. Allo stato attuale sia il presidente dei Repubblicani e deputato, Eric Ciotti, sia la deputata uscente Christelle d’Intorni hanno dichiarato il loro appoggio al Rassemblement national. Un endorsement che a Ciotti è costato l’espulsione dal partito, che lui ha contestato in tribunale. In attesa del pronunciamento, l’ufficio politico dei Repubblicani si è riunito nuovamente per confermare la propria scelta. Su questa posizione si è schierato lo stato maggiore, compresa la grandissima parte dei deputati. Ciotti, però, ha dalla sua la base: la petizione a sostegno della coalizione con Rn ha raccolto 60mila in poco più di un giorno.

Chollet: “I gollisti rischiano di sparire”

“La classe dirigente repubblicana è sempre stata più a sinistra della massa dei militanti. Più si sale nella gerarchia, più si è al centro. Più si scende in basso, più si è a destra”, ha spiegato il politologo e presidente dell’Osservatorio sul giornalismo in Francia, Claude Chollet, in un’intervista al Secolo. Anche “il ramo giovane dei repubblicani è a stragrande maggioranza a favore di Ciotti”, ha aggiunto, avvertendo che in questo tornante politico i gollisti rischiano di “sparire”.

Marine Le Pen mette in guardia dal rischio che si affermi “un’estrema sinistra radicale e violenta”

“Se divento primo ministro farò della questione dell’immigrazione e della sicurezza una delle mie priorità”, ha spiegato ancora Bardella nella sua intervista, precisando che “nei primi giorni farei votare una legge sull’immigrazione per ridurre al minimo i flussi” e che ha l’intenzione di “eliminare lo ius soli”. È stata invece Le Pen a soffermarsi sull’accordo della sinistra francese, unita sotto il ”fronte popolare”. “Siamo di fronte a un pericolo molto grande: un’estrema sinistra radicale e violenta composta da persone che hanno idee inammissibili”, ha detto, avvertendo che ”c’è il pericolo che domani tocchi a Jean Luc Mélenchon essere primo ministro”.

 

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