Raisi, le prime reazioni da Putin a Xi, da Erdogan ad Al-Sisi. Tajani: ora al lavoro per la stabilità

20 Mag 2024 13:38 - di Redazione

Con accenti diversi tutto il mondo, dalla Russia alla Cina, dalla Turchia al Libano, dalla Ue all’Egitto, esprime le condoglianze per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi, schiantatosi con un elicottero in una zona impervia al confine con Azerbaigian. Una morte improvvisa, destinata ad aprire una crisi profonda in Iran che preoccupa alleati e avversari del leader simbolo della lotta ad oltranza contro Israele. Le dichiarazioni di cordoglio  arrivano nelle ore in cui Teheran fa sapere che il percorso in politica estera non cambierà.

Putin: un uomo meraviglioso, un amico di Mosca

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato del suo omologo iraniano  come di ”un uomo meraviglioso” confermando l’asse tra Mosca e Teheran. In un telegramma inviato all’Ayatollah Ali Khamenei, ha scritto di aver ”avuto l’opportunità di incontrare Ebrahim Raisi diverse volte. Conserverò per sempre il ricordo più bello di quest’uomo meraviglioso”. Putin ha quindi detto alle autorità di Teheran di ”accettare le nostre più sentite condoglianze in relazione all’enorme tragedia che ha colpito il popolo della Repubblica islamica dell’Iran”.

Erdogan esprime vicinanza all’Iran

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha descritto il presidente iraniano come ”un collega, un fratello” e ha espresso la vicinanza della Turchia, “come abbiamo già fatto altre volte”. Ha detto di ”pregare la misericordia di Dio” per lui e per il ministro degli Esteri di Amir Amir Abdollahian esprimendo  “le più sentite condoglianze anche al leader religioso della Repubblica islamica dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei.

Xi: una grande perdita per il popolo iraniano

Il presidente cinese Xi Jinping ha definito la morte di Raisi “una grande perdita per il popolo iraniano’’  e ha espresso “profonde condoglianze a nome del governo e del popolo cinese”. “Abbiamo perso un buon amico”, ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, parlando nel briefing quotidiano.

La solidarietà dell’Egitto al popolo iraniano

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha espresso le sue condoglianze parlando di “una grande perdita’’. In una nota diffusa dal Cairo, al-Sisi ha detto che l’Egitto è “solidale con la leadership e il popolo dell’Iran’’.

Hezbollah esalta il difensore della resistenza

Il movimento libanese sciita di Hezbollah esalta il “difensore della resistenza” e il ”protettore” dei gruppi anti israeliani nella regione. Era ”un convinto difensore delle nostre cause e un protettore dei movimenti di resistenza”, scrive Hezbollah in una nota. Di perdita per l’intero mondo islamico hanno parlato gli Houthi yemeniti, sostenuti dall’Iran. Su X il portavoce, Mohammed Abdelsalam, ha detto che i palestinesi avevano “un grande bisogno della presenza di un simile presidente che continuava a difendere’ i loro diritti”.

Il cordoglio dell’Unione europea

Anche l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell in una nota ha espresso le condoglianze dell’Unione europea alle famiglie delle vittime e al popolo iraniano per la morte del presidente Raisi, del ministro degli Esteri Hussein Amir-Abdollahian e degli altri funzionari iraniani coinvolti nel tragico incidente in elicottero di domenica.

Le condoglianze del presidente Mattarella

Dall’Italia sono giunte le condoglianze del presidente Sergio Mattarella per la morte del presidente iraniano, del ministro degli Esteri e di tutte le vittime della sciagura aerea. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani esprimendo il cordoglio dell’Italia ha ricordato di aver ”parlato con ministro degli Esteri dell’Iran poche settimane fa, siamo dispiaciuti”. Tajani ha aggiunto che ‘non ci sono segnali che possa essersi trattato di un attentato”. ”Tutto lascia pensare si sia trattato di un incidente, senza condizionamenti esterni. È stata una disgrazia dovuta al maltempo, forse a un guasto. Vorrei tranquillizzare tutti che non ci saranno conseguenze all’estero negative”.

Tajani: la priorità è la stabiltà dell’area

Il capo della nostra diplomazia, dopo la riunione con la premier Meloni (che ha espresso solidarietà al governo e al popolo iraniano) e i vertici dell’intelligence, ha detto di augurarsi che “la nuova dirigenza dell’Iran possa lavorare per la stabilità dell’area, per la pace e anche per il dialogo. Noi continuiamo a lavorare per la pace e per la soluzione dei due popoli e due Stati”. Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso le sue più sincere condoglianze, anche a nome dell’Assemblea del Senato della Repubblica.

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