Faida pugliese a sinistra, Vendola attacca Emiliano: “Doveva scusarsi e azzerare tutto”
La farsa continua, ma Michele Emiliano cerca di mettere una pezza alla gaffe sulla “fuga” dalla Commissione parlamentare Antimafia che lo aveva convocato nei giorni scorsi. “Penso che la Commissione abbia preso atto che il 2 maggio devo partecipare alla Conferenza delle Regioni, della quale sono Vice Presidente, e subito dopo alla Conferenza Unificata. Ho già espresso il mio intendimento di essere audito in Commissione dando disponibilità in ogni momento dal 10 al 30 maggio, a patto che si sia concluso con il voto il dibattito nel Consiglio Regionale della Puglia sulla fiducia richiesto dal centrodestra, per tenere distinti i due momenti nel rispetto di entrambe le istituzioni”. Paletti, condizioni, ipotesi, patti, per evitare di adempiere a un atto almeno moralmente dovuto, da ex magistrato e presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Intanto, però, sul fronte politico, dopo il mini-rimpasto di giunta per accontentare i grillini, arriva anche il fuoco amico da sinistra. Nel plotone di esecuzione, l’ex presidente della Puglia Nichi Vendola.
Puglia “gate”, anche Vendola contro Emiliano
“La segretaria nazionale del Pd Schlein, aveva chiesto un cambio di passo forte a Michele Emiliano. E il segretario nazionale di SI Fratoianni, aveva invocato l’azzeramento della giunta. Invece il presidente della Regione Puglia ha varato solo un mini rimpasto, ma l’azzeramento della giunta non era un problema aritmetico, era un problema politico. Bisognava azzerare per poter discutere in maniera approfondita e sincera di quali sono le cose che non funzionano nell’organizzazione del governo, del sottogoverno e nella proliferazione dei Consigli di amministrazione. Sarebbe stato necessario un momento di confronto per poter operare un rilancio dell’azione amministrativa in vista dell’ultimo anno che manca alla fine della legislatura”, attacca Nichi Vendola in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, commentando gli ultimi sviluppi delle vicende pugliesi di questi giorni.
Per l’ex governatore, da parte di Emiliano “le parole adeguate non ci sono state, ci sono stati dei gesti inadeguati come il licenziamento tramite messaggino di un assessore che in questa giunta ha rappresentato un presidio di trasparenza, moralità, competenza e passione. Sono mancate le scuse verso i cittadini – rimarca -, non si può avere un atteggiamento micragnoso di fronte a un momento di crisi. Non si può dire io sono sereno il giorno dopo uno sconquasso di quelle proporzioni”.
La primavera pugliese? “C’è stata una gelata”
“La Primavera pugliese? C’è stata una gelata – prosegue il presidente di Sinistra Italiana – ed è accaduto nel sentimento di tanti militanti del centro sinistra in giro per la Puglia. Perché un’opera di offuscamento del progetto di alternativa si vede in tanti comuni pugliesi, è una questione abbastanza generalizzata. Forse la strada giusta è recuperare il senso della dialettica politica, della contesa delle idee. Bisogna porre un argine al partito dei traghettatori – conclude Vendola – ai proprietari delle clientele e ai piccoli oligarchi della politica. Già questa sarebbe un’opera buona”.