Decontribuzione al Sud, Conte insiste con la bufala della cancellazione. Fitto: non sa di cosa parla
Giuseppe Conte insiste con la fake news della cancellazione della decontribuzione per le imprese del Sud a opera del governo “nemico del popolo”. Anche oggi il leader 5Stelle ha sventolato la bufala, tanto più in piena campagna elettorale e in terra pugliese dove il tema è particolarmente sentito. Ma viene nuovamente smentito, fatti e date alla mano, dal ministro per le Riforme Raffaele Fitto.
Decontribuzione Sud, Conte insiste con la bufala della cancellazione
La misura, nata per rispondere alla crisi dovuta alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, prevede una scadenza massima fissata al 2029. Tutti i governi precedenti hanno dovuto richiedere all’Europa proroghe di sei mesi o un anno. Esattamente come ha fatto il governo Meloni che ha ribadito la richiesta di proroga della misura oltre il 30 giugno 2024 e che è al vaglio della Ue. Tra l’altro, come ha ricordato, Carolina Varchi di FdI, se l’Europa dicesse di no, il governo Meloni con il Decreto Coesione del 1 maggio ha già previsto forme di decontribuzione per giovani, donne e lavoratori assunti nelle Regioni del Sud.
Lo show: “Li abbiamo presi con le dita nella marmellata”
Ma Conte fa finta di non saperlo e da Lecce Conte apre lo show. “Li abbiamo presi con le dita nella marmellata? Caro ministro: ma tu non sei pugliese? Ma è possibile che abbiamo un governo così fortemente a trazione nordica che un ministro per gli Affari europei, che è del Sud, addirittura cancella o programma la cancellazione della decontribuzione Sud?”. Conte si fa bello di aver firmato la misura portentosa (creato nuove assunzioni tra il 2021 e il 2023 per 3,7 milioni di cittadine e cittadini) che oggi il ministro per le Riforme andrebbe a negoziare con il cappello in mano davanti a Bruxelles. “Ti devi far valere in Europa per questo”, ha attaccato. “Ma con quale spirito andrà a negoziare? Dopo che questo governo ha dichiarato che l’avrebbe rimossa? Ministro, muoviti, vai a Bruxelles, fatti valere. Stai sempre a parlare di interesse nazionale e poi ti fai cancellare la decontribuzione Sud? Che ti abbiamo mandato a fare a Bruxelles?”.
Fitto: o dice balle o non conosce le procedure
E il ministro Fitto si muove, ma per rimettere al suo posto il leader pentastellato che procede a suon di balle e slogan. “O Giuseppe Conte dice cose false o, cosa molto più probabile, non conosce il funzionamento del bonus occupazione”, replica il ministro di Fratelli d’Italia. Che ricorda come fu proprio il governo Conte a presentare la richiesta di proroga del provvedimento con 45 giorni di ritardo. “E, solo grazie all’atteggiamento positivo della Commissione, per fortuna non causò l’interruzione della misura. La documentazione che dimostra questo ritardo è disponibile”.
L’imbarazzante dibattito inventato dalle opposizioni
Fitto definisce imbarazzante il dibattito che l’opposizione prova a mettere in piedi in queste ore. “Perché – incalza – i governi che si sono alternati negli anni hanno ottenuto sempre e solo una proroga di questa misura per sei mesi o per un anno e non fino al 2029 come previsto dalla norma nazionale?”. Il 30 giugno la misura scade – puntualizza il ministro – perché termina il temporary framework per tutti gli Stati membri, non solo per l’Italia. “Quindi il nostro governo semplicemente oggi non può, come non possono gli altri 26 Stati membri, presentare nessuna richiesta di proroga, fino a quando la Commissione non adotta determinazioni in tal senso”. Insomma c’è un limite alla deformazione della realtà. Di “indecente operazione di disinformazione” parla il capogruppo al Senato di FdI, Lucio Malan. “Come tutti sanno il governo Meloni si è strenuamente impegnato per prorogare la misura. Ma è bene ricordare che la decisione finale spetta soltanto alla Commissione europea”.