Ucraina, la Svizzera annuncia la conferenza di pace: il no di Mosca e le altre incognite

10 Apr 2024 19:24 - di Sveva Ferri
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Si terrà a Lucerna, in Svizzera, la Conferenza di pace sull’Ucraina. L’ufficializzazione è arrivata dal governo di Berna, che ha anche anticipato che la Russia non ci sarà. Il vertice si svolgerà il 15 e il 16 giugno, a Burgenstock resort, dopo il G7 che si tiene in Puglia dal 13 al 15 giugno. Questa settimana, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri elvetico Ignazio Cassis, partiranno gli inviti per oltre 100 Paesi. “Il primo Paese con il quale abbiamo parlato, dopo naturalmente l’Ucraina, è stato la Russia, perché non ci può essere un processo di pace senza la Russia, anche se non ci sarà a questo primo incontro”, ha chiarito Cassis.

La Svizzera annuncia la conferenza di pace sull’Ucraina

È stata poi una nota del governo di Berna a informare sul fatto che “al momento c’è un sufficiente sostegno internazionale per una conferenza di alto livello che lanci il processo di pace”. Nello stesso comunicato si riconosce che ci sono ancora “alcune incognite” in vista della conferenza, “ma in considerazione della lunga tradizione diplomatica e dell’incoraggiante feedback ricevuto durante la fase esplorativa, la Svizzera ritiene di avere la responsabilità di contribuire al processo di pace in Ucraina”.

Le incognite che pesano sul summit. Atteso anche Biden

Le incognite a cui si riferisce il governo elvetico riguardano anzitutto la partecipazione della Cina, che ha sempre detto di essere a favore di una conferenza alla quale siano presenti sia Kiev che Mosca, e non sarebbe questo il caso, come degli altri grandi Paesi del cosiddetto ‘Sud globale’, tra cui India e Brasile. Ancora Cassis poi ha definito “essenziale” la presenza degli Usa, precisando che è presto per dire se saranno rappresentati dal presidente Joe Biden. Secondo il quotidiano svizzero Nzz, però, il presidente Usa, che in quei giorni sarà in Europa per il del G7 italiano, potrebbe esserci.

Mosca: “Inutile iniziativa dei democratici americani”

A confermare il no della Russia al summit è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo la quale è un’iniziativa inutile dei democratici americani in vista del voto di novembre. “I democratici americani, che hanno bisogno di foto e video di eventi che presumibilmente indichino che il loro progetto ‘Ucraina’ è ancora a galla, sono dietro a tutto questo”, ha dichiarato Zakharova citata dalla Tass.

Zelensky: “Continuiamo a lavorare per la più ampia partecipazione”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’annuncio della conferenza con un post su X, dopo aver parlato con la presidente della Confederazione elvetica, Viola Amherd. “Continuiamo a lavorare a stretto contatto per incoraggiare la più ampia schiera possibile di Paesi a partecipare al vertice, per sviluppare una visione comune e pratica per raggiungere una pace giusta, duratura e globale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky, ringraziando Amherd per il “costante sostegno, compresa la decisione odierna di stanziare 5 miliardi di franchi svizzeri per la restaurazione dell’Ucraina”. “Il vertice si baserà sul nostro precedente lavoro sull’attuazione della formula di pace in quattro incontri di consiglieri per la sicurezza nazionale a Copenaghen, Gedda, Malta e Davos”, ha aggiunto Zelensky.

La risposta al presunto piano di Trump: “Molto primitivo, venga a Kiev”

In mattinata Zelensky aveva anche commentato il presunto piano di pace elaborato da Donald Trump per mettere fine alla guerra. “Se l’accordo prevede la rinuncia ai nostri territori, e questa è l’idea alla base, allora è un’idea molto primitiva”, ha affermato il presidente ucraino nel corso di un’intervista a Politico, dicendosi pronto a incontrare l’ex presidente per discutere delle sue proposte. Servono “argomenti molto forti. Non ho bisogno di un’idea fantastica, ho bisogno di un’idea reale perché è in gioco la vita delle persone”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che “abbiamo detto che vorremmo che Donald Trump venisse in Ucraina, vedesse tutto con i suoi occhi e traesse le sue conclusioni. In ogni caso sono pronto a incontrarlo e discutere la questione”.

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