Montaruli: “Il pluralismo in Rai non è insultare la destra e ignorare le notizie sgradite al Pd”

22 Apr 2024 9:24 - di Carlo Marini
Montaruli, Rai

La vicepresidente della commissione di Vigilanza Augusta Montaruli non ci sta a far passare il messaggio della Rai come TeleMeloni e del “martire” Scurati. “Noi di Fratelli d’Italia siamo stati i primi a chiedere che i vertici Rai siano convocati dalla Vigilanza per chiarire sull’accaduto – premette in un’intervista al Messaggero – e se corrispondeva al vero che allo scrittore era stato offerto un compenso abnorme per leggere un minuto di monologo, prima ancora che l’azienda fornisse una spiegazione”.

“Io mi ritrovo nelle parole di Meloni – prosegue la parlamentare di FdI – chi viene dalla nostra tradizione politica ha vissuto sulla propria pelle l’ostracizzazione per le proprie idee. Anche per questo rifiutiamo ogni tipo di censura. La domanda che dobbiamo porci è: posto che la libertà di parola va garantita a chiunque, un monologo contro il presidente del Consiglio sulla tv pubblica sarebbe stato considerato normale in un altro Paese? La sinistra avrebbe accettato un monologo contro Schlein o Gentiloni? Il principio del pluralismo non può voler dire solo insultare la destra, e attaccare la tv pubblica quando invece dà notizie sgradite, come le inchieste a Bari che hanno colpito esponenti del Pd. Che poi non ci sia stata alcuna censura è dimostrato dal fatto che la Bortone ha letto il monologo, quindi non c’è era alcun veto”.

Sergio parla di una volontà di distruggere la Rai, la Montaruli su questo è netta. “Le sue affermazioni saranno valutate quando le proferirà in Commissione”. Un’audizione di Sergio “credo sia un passaggio opportuno. Del resto se è vero come è vero che allo scrittore è stato offerto uno spazio a titolo gratuito per effettuare il monologo, è evidente che il problema non erano questioni editoriali ma solo di cachet. E mi chiedo perché se l’autore è così convinto delle sue idee non abbia accettato, rinunciando a un compenso di 1.800 euro al minuto”.

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