L’ad Sergio interviene sul “martire” Scurati: “Vogliono distruggere la Rai, è una guerra politica”

21 Apr 2024 9:36 - di Luisa Perri

ú”Da settimane la Rai è vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla”. Lo dice l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, in un colloquio con La Stampa dopo lo stop al monologo di un minuto a 1800 euro sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati.

L’ad Rai Sergio: mai ricevuto pressioni dalla maggioranza di governo

“Per lunedì ho chiesto una relazione, saranno presi provvedimenti drastici” aggiunge. “E’ necessario approfondire e dare risposte. Chi ha sbagliato paga”. “Ho appreso del caso Scurati dal post che la giornalista Serena Bortone ha pubblicato sui profili social. Si doveva agire diversamente. Possiamo anche discutere sulla richiesta di mille e 800 euro per un minuto in trasmissione, se fosse esagerata o meno o non compatibile con gli standard Rai, e quindi anche eticamente inaccettabile, ma certamente non lo avrei censurato. – dice Sergio al quotidiano -. Io lo avrei mandato in onda e avrei chiesto a Serena Bortone, nel caso fosse stato necessario un riequilibrio ai sensi della normativa che disciplina la par condicio”.

Tuttavia, secondo Sergio, il problema, “il nodo è un altro: da settimane la Rai è vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla”. L’ad non indica tracce né identikit dei presunti mandanti e killer di viale Mazzini, ma rilancia: “Io non ho mai ricevuto interventi o telefonate dalla maggioranza di governo per condizionare scelte su programmi, conduttori o argomenti di qualunque genere”.

Scurati: “Il gettone per il monologo antifascista? In linea con il mercato”

Il premier Giorgia Meloni era intervenuta negando la censura e sollevando la questione economica basata sui «1.800 euro per un minuto di monologo» prima di pubblicare lei stessa il testo sui social. In serata, Scurati ha replicato facendo la vittima. “Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda”, ha dichiarato lo scrittore napoletano, specificando di aver accettato l’invito “a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall’agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto”.

In serata, è stata poi la giornalista Serena Bortone, conduttrice del programma di Rai3 in cui avrebbe dovuto essere ospite Scurati, a leggere il monologo cancellato, manifestando in diretta tv il suo dissenso per le scelte della sua Azienda. Si prepara un altro trasloco alla Nove?

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