Firenze, Montanari non presenta la lista: la “pregiudiziale antifascista” snobbata pure a sinistra

27 Apr 2024 15:21 - di Sveva Ferri
montanari firenze

Tomaso Montanari alla fine la sua lista per le comunali di Firenze non la presenterà. Lo ha annunciato la stessa Associazione 11 agosto che l’aveva ispirata sulla base della “pregiudiziale antifascista” richiamata anche nel comunicato sulla mancata partecipazione alle elezioni. Colpa, si legge nella nota, del fatto che non si sono create le “condizioni”. Che sostanzialmente erano la convergenza di M5s e sinistra. Secondo fonti della stessa Associazione 11 agosto, citate in un articolo di Francesco Storace su Libero, però, le velleità politico-istituzionali del rettore dell’Università per stranieri di Siena si sarebbero scontrate non solo col tema delle alleanze, ma anche con altri scogli: le difficoltà nelle candidature e nelle firme per presentare la lista.

Montanari resta solo e non presenta la lista a Firenze

Insomma, quello che l’Associazione 11 agosto nel proprio comunicato ha definito “un bellissimo progetto” con “nomi autorevoli (e mai usciti sulla stampa) per la candidatura a sindaco” non sembra aver suscitato gli entusiasmi sperati. Una situazione le cui cause vanno ricercate fuori dal progetto, che del resto essendo “bellissimo” non può aver avuto debolezze. Se la lista non è stata presentata, infatti, si legge nella nota, è perché sono mancate “le due condizioni” per farlo: “Che il M5s prendesse atto che anche a Firenze il Pd non presenta alcun elemento di discontinuità rispetto alle politiche adottate dalle giunte Renzi e Nardella e si presenta sempre più come un’odiosa macchina di gestione del potere; e che Firenze Città Aperta, Sinistra Progetto Comune, Firenze Democratica e possibilmente altre realtà accettassero di stare insieme, in coalizione”. L’Associazione, quindi, punta l’indice contro il M5S che “sta ancora trattando per fare da stampella a un sistema di potere che più lontano dai suoi valori non potrebbe essere”, e Sinistra Progetto Comune che “dopo aver deciso di lanciare la candidatura di Dmitrij Palagi tre giorni prima dell’annunciata nascita di 11 agosto, ha sempre dimostrato diffidenza sulla possibile nascita della coalizione”.

La rivendicazione della “pregiudiziale antifascista” e l’attacco di Schimdt

Immancabile, poi, l’attacco al centrodestra. “Non sappiamo se Firenze sia per la prima volta davvero contendibile, ma sappiamo bene che la candidatura di Eike Schmidt unisce la destra e l’estrema destra, conferendo a quella nera alleanza una patina (finta, ma utile) di credibilità; sappiamo anche che la vittoria di questa destra sarebbe un male ancora più grande del male rappresentato dalla continuità con questo scellerato Pd”. “Ci chiamiamo 11 agosto”, con un richiamo al giorno del 1944 in cui Firenze venne liberata dai nazifascisti, “perché crediamo fortemente nella pregiudiziale antifascista: e mai vorremmo, neppure indirettamente, riportare forze di matrice fascista alla guida della città” e “per questo non saremo presenti sulla scheda, ma certamente non saremo fuori da questa campagna elettorale”, ha annunciato l’Associazione, secondo la quale “l’astensione rischia di essere altissima, ed è davvero difficile decidere cosa votare: ognuno dovrà fare i conti con la propria coscienza, e con la propria nausea”.

Bonifazi: “Montanari senza voti e senza dignità”

“Tomaso Montanari si è fatto due mesi di tg parlando di Firenze. E alla fine non solo non si candida a sindaco: non riesce nemmeno a candidarsi consigliere comunale”, ha scritto su il deputato di Italia Viva X Francesco Bonifazi. “Un uomo senza voti e senza dignità. Questa – ha aggiunto Bonifazi – è la fine dei prodotti televisivi che spiegano la politica ma non hanno i voti per farla”.

Bambagioni: “Lontano dalla realtà chi agita il fantasma del fascismo”

“Fatico a comprendere l’iniziativa del professor Montanari, che ho avuto modo di conoscere e stimare, e il suo epilogo di oggi. Non comprendo perché non sia riuscito a concretizzare una proposta politica per la città di Firenze e non trovo alcun fondamento in questo agitare un fantasma del fascismo in una competizione elettorale che dev’essere improntata a un confronto sulle capacità di governo di una città che ha problemi urgenti e strutturali. Se non si ha chiaro questo vuol dire che si è teorici, lontani dalla realtà”, ha commentato il candidato consigliere per la lista civica di Eike Schmidt Paolo Bambagioni, già sindaco di Signa.

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