Bloccato lo spot blasfemo della patatina Amica Chips. E i parroci invitano al boicottaggio (video)

10 Apr 2024 11:54 - di Giovanni Pasero
amica chips

È stato fermato prima della diffusione in tv lo spot delle patatine Amica Chips, in cui una patatina viene sostituita all’ostia durante una funzione religiosa, finito nel mirino dell’Aiart ma anche di diversi utenti.

Il Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) “ha ingiunto le parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l’articolo 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, secondo cui: ‘La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose'”.

La novizia che inghiotte la patatina come un’ostia è troppo anche per i pubblicitari

In un comunicato, l’Iap ricostruisce la vicenda legata alla campagna pubblicitaria, ambientata in un convento e con sottofondo musicale l’Ave Maria di Schubert, che mostra un gruppo di suore novizie dirigersi verso l’altare della chiesa per prendere la comunione. “Non appena la prima novizia della fila riceve dal sacerdote l’ostia (nella versione web una patatina) si sente un sonoro scrocchio riecheggiare nella chiesa. Stupita e imbarazzata di poter essere la causa di quell’imprevista emissione, la novizia si volta verso la sagrestia dove una altra suora sta sgranocchiando le croccanti patatine pubblicizzate, prendendole dal sacchetto. Il video si conclude con le immagini del prodotto e il claim ‘Amica Chips il divino quotidiano'”, spiega l’Iap.

“Il Comitato di Controllo ha ingiunto le parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, secondo cui: ‘La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose'”, si legge nella nota.

Il parroco mestrino contro la pubblicità Amica Chips: “Che la paghino cara”

L’invito a boicottare le patatine “Amica Chips” rimbalza anche nelle parrocchie italiane. Don Natalino Bonazza, parroco a Mestre (Venezia) sulla sua pagina Facebook, ha lanciato la sua personalissima crociata. «Non comprate nulla di quest’azienda! Che la paghino cara», ha scritto il sacerdote, ricevendo commenti di appoggio ma anche dubbiosi sull’utilità di fare ulteriore pubblicità all’azienda. «L’azienda capisce solo il linguaggio del profitto – sostiene Bonazza rispondendo ai commenti – e lì va colpita: nessuno compri nulla, e se al bar vi presentano patatine o affini di quella azienda, rifiutateli. Boicottare l’azienda rifiutando ogni su prodotto: questo capiscono, è il loro ‘divino quotidiano». Un commento anche alla versione ‘edulcorata’ dello spot, vista su alcuni canali televisivi: «Naturalmente – sottolinea il sacerdote – è frutto di una vigliaccheria ipocrita. Lo schifo originario è nei social, YouTube per primo. Il creativo giustifica questa triplice mossa con i diversi target dei visualizzatori. Chi vuol prendere per scemi?», conclude.

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