“Il medico eroe venuto dall’Istria”: a Pescara il ricordo del padre-simbolo della strage di Vergarolla

25 Mar 2024 18:53 - di Federica Argento

“Il medico eroe venuto dall’Istria” è il titolo del convegno che Pescara dedica martedì alla figura e alla vicenda di Geppino Micheletti. Un eroe dimenticato, un uomo che pur tra atroci vicende familiari seppe gara tire ai suoi concittadini di Pola un’assistenza encomiabile. L’incontro si terrà domani, 26 marzo, dalle 16:30, presso l’Aula magna dell’ospedale Spirito Santo di Pescara. Lo storico Francesco Fagnani illustrerà con un filmato le vicende biografiche di Micheletti, che dopo l’esodo da Pola concluse la sua carriera a Narni. Micheletti vide morire i suoi figli quel 18 agosto 1946 sulla la spiaggia di Vergarolla, a Pola. Molti i bambini dilaniati, fatti a pezzi, letteralmente polverizzati dall’esplosione di alcuni residuati bellici, presumibilmente mine subacquee.

Un eroe dimenticato

Quel 18 agosto del 1946 il maresciallo Tito ordinò una delle stragi più infami contro gli italiani. A guerra finita e nell’ambito di una persecuzione che vide nelle foibe il punto più drammatico. Su quella spiaggia dove gli italiani di Pola andavano al mare erano disseminati di innocui ordigni anti sommergibili: ci giocavano i bambini. Ma qualcuno vi impiantò nuovamente l’innesco, riconvertendoli in macchine di guerra. E 28 di essi si esplosero nel primo pomeriggio del 18 agosto.  I morti accertati furono almeno 65: tra questi, due giovani fratellini, di 6 e 9 anni, Renzo e Carlo. Il loro papà era Geppino Micheletti,  il medico chirurgo dell’ospedale cittadino, che in breve tempo si riempì di feriti, di mutilati. E di cadaveri.

Cristiccchi: “Padre distrutto, medico ineccepibile”

Ma di quel medico-padre, l’eroe simbolo di quella drammatica mattina, un intero paese, l’Italia, sembra essersi dimenticato- leggiamo sul sito segreti della storia-.  “Nonostante fosse stato informato della tragica scomparsa dei suoi due figli, restò al suo posto, operando, tagliando, tamponando. Il corpo di Carlo venne rinvenuto sulla spiaggia ma di quello di Renzo, troppo vicino all’esplosione, restò solo una piccola scarpetta. Per oltre ventiquattro ore operò i suoi cittadini, i suoi amici, i suoi pazienti. Simone Cristicchi, nella sua  opera teatrale Magazzino 18 lo ha definito “padre distrutto, medico ineccepibile”.

La conferenza in ricordo di Micheletti  sarà moderata da Donatella Bracali, Presidente del Comitato provinciale nell’ANVGD (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia): ripercorrerà e illustrerà l’operato di Geppino Micheletti, che in situazione di estrema gravità, anche a livello familiare, seppe garantire ai suoi concittadini un’assistenza degna dell’impegno che ogni medico si assume con il giuramento di Ippocrate. Gli accadimenti di Vergarolla sono stati ricordati anche nel testo che proprio la Basel con il Florian Espace, con la spettacolo “La Città di pietra prese il mare: Pola”, ha portato in scena di recente con il sostegno della Presidenza del Consiglio comunale di Pescara. Il convegno è organizzato dalla ANVGD di Pescara (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), con il patrocinio della Regione, del Comune e della ASL Pescara. (La bella foto è tratta dalla pagina Fb dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Pescara).

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