Col governo di destra anche Ita Airways torna a volare: perdite azzerate, ricavi record e più passeggeri
Antonino Turicchi fu uno dei primi manager nominati fal governo Meloni: nel novembre del 2022 il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lo indicò quale nuovo Presidente di Ita Airways quando la compagnia di bandiera partecipata dal Mes navigava in acqua, anzi, in cieli più che tempestosi. Oggi Ita Airways, che non ha perso il simbolo tricolore e le rotte italiane ed è in trattative per “sposare” la tedesca Lufthansa, con Turchetti per la prima volta fa registrare una netta inversione di tendenza con un risultato netto, nel 2023, che ammonta a -5 milioni mentre i ricavi totali ammontano a 2,4 miliardi, +0,9% rispetto al 2022. L’Ebitda ammonta a 70 milioni di euro.
Ita Airways e le prospettive rosee su crescita e passeggeri
“Abbiamo azzerato la perdita quasi a zero, solo meno 5 miliardi di euro. Si tratta di risultati positivi grazie al personale di Ita, e al loro contributo nel passaggio nella nuova compagnia. Potevano avere risultati migliori se avessimo potuto avviare le partnership commerciali”, ha detto il presidente di Ita Airways, Antonio Turicchi, in occasione della conferenza stampa sul bilancio 2023. ’Siamo un’azienda autonoma e in cassa a fine 2023 c’erano 450 milioni e l’aumento di capitale di 250 milioni è servito per gli investimenti, Gli aerei della nostra flotta sono 75 attualmente e raggiungeremo i 96 a fine anno’’, ha poi sottolineato Claudio Faggiani, Cfo di Ita.
I numeri parlano chiaro: il 2023 si chiude con un risultato netto negativo di appena 5 milioni, in miglioramento di 481 milioni rispetto al 2022, ricavi record e il primo trimestre 2024 che ha fatto registrare una crescita dei ricavi del 44% e un load factor al 78%. Dati, ha spiegato il dg Andrea Benassi, che fanno ben sperare per l’anno in corso.
I tedeschi sono dietro l’angolo, nonostante le obiezioni poste dalla Ue. “Crediamo fortemente nel ‘matrimonio’, siamo convinti che l’operazione abbia un’elevata probabilità di potersi realizzare e crediamo che ci sia un forte appetito nei confronti di questa ‘sposa. Quindi non abbiamo un piano B”, ha aggiunto ieri Turicchi in riferimento all’ipotesi Lufthansa. “Qui non ci sono aiuti di Stato da parte di nessuno: siamo in un’operazione di mercato, crediamo fortemente nel mercato e in quello che abbiamo scritto nel nostro piano, abbiamo dei forti argomenti per far credere che l’operazione non vada a compromettere la concorrenza e a creare problemi ai consumatori”. L’obiettivo è crescere nell’intercontinentale ma si attende la decisione finale della Ue sulle nozze, a giugno.