Ita-Lufthansa, il governo Meloni sigla lo storico accordo salutato con favore da sindacati e Pd

25 Mag 2023 20:56 - di Paolo Lami
ITA_LUFTHANSA

Dopo anni di incertezze sul destino della nostra compagnia di bandiera che i governi precedenti non sono riusciti a mettere in sicurezza, il governo Meloni apre una nuova pagina del dossier del vettore italiano che nessuno, finora, era riuscito a gestire, raggiungendo un accordo storico di investimento fra Ita e Lufthansa, alle migliori condizioni possibili, salutato con favore persino dai sindacati e dal Pd.

Lufthansa acquisirà il 41% delle azioni di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con la possibilità, in un secondo momento, di acquisire – rivela la compagnia area tedesca – tutte le azioni rimanenti.

Nell’ambito dell’accordo, Mef si impegna a un aumento di capitale di Ita per 250 milioni di euro.
Il Mef e Lufthansa hanno inoltre concordato opzioni che consentono a Lufthansa di acquisire le restanti azioni di Ita in un secondo momento.
Il prezzo di acquisto delle restanti azioni dipenderà dallo sviluppo del business di Ita Airways.

L’acquisizione della quota di minoranza, si legge in una nota di Lufthansa, “è subordinata all’approvazione delle autorità preposte“.
L’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea.
Al completamento della transazione, Ita Airways e il Gruppo Lufthansa inizieranno la loro collaborazione a livello commerciale e operativo.
In qualità di compagnia aerea di rete, Ita Airways lavorerà a stretto contatto con il Gruppo Lufthansa per poter sfruttare le sinergie.

Ita Airways diventerà, a questo punto, la quinta compagnia aerea del Gruppo Lufthansa.
Al di fuori dei mercati domestici, l’Italia è il più importante mercato internazionale del Gruppo dopo gli Stati Uniti.
“Come parte del Gruppo Lufthansa – si legge nella nota -, Ita rimarrà una compagnia aerea indipendente con una propria gestione e una forte identità di marchio, in linea con la strategia multi-hub, multi-marca del gruppo Lufthansa. Allo stesso tempo, Ita potrà beneficiare delle sinergie del gruppo, come l’accesso alla rete di partner, la gestione centrale delle entrate e l’utilizzo dei canali di vendita e marketing globali del Gruppo Lufthansa“.

L’annuncio dell’accordo di oggi arriva due anni dopo la nascita di Ita, nata dalle ceneri della vecchia Alitalia e che ha visto la luce il 15 ottobre del 2021.
Inizialmente c’era stata una trattativa in esclusiva con la cordata guidata da Certares e che comprendeva Air France-KLM e Delta Airlines. Ma lo scenario è cambiato con l’arrivo del governo Meloni, il 22 ottobre del 2022.
La trattativa con Certares , il fondo americano che investe su viaggi, turismo e hospitality, si è risolta in un nulla di fatto e, a quel punto, è scesa in pista Lufthansa, entrata a metà novembre 2022 nella data room.
Settimane di lavoro intenso con le expert session durate fino a Natale che hanno portato alla presentazione dell’offerta e dopo alla conclusione dell’accordo raggiunto finalmente oggi.

“Oggi si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo. Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia“, ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti dopo l’incontro al Mef con il Ceo di Deutsche Lufthansa, Carsten Sphor durante il quale è stata confermata la conclusione dell’accordo di investimento di Lufthansa in Ita Airways per rilevarne una quota di minoranza dopo aver già condiviso un piano industriale della compagnia che prevede una crescita di ricavi di 2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti nel 2027.

“Il governo Meloni continua a dover far fronte a problemi irrisolti ereditati dai governi precedenti – dice Fabio Raimondo, parlamentare di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Trasporti della Camera. – L’accordo Ita-Lufthansa può essere una grande opportunità se, come crediamo, verrà accompagnato da un piano industriale ambizioso, rispettoso dei livelli occupazionali e rivolto a una crescita complessiva dell’azienda che può rafforzare l’idea dell’Italia come piattaforma verso i mercati del Mediterraneo, del Vicino e dell’estremo Oriente“.

“Dopo anni di fallimenti e chiacchiere, lavoratori e viaggiatori finalmente in sicurezza, abbattendo l’impatto ambientale e con una prospettiva di crescita e sviluppo”, commenta  il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

All’accordo plaudono anche il Pd e i sindacati: “Segna una svolta di grande portata per il futuro della compagnia, dopo troppi anni di incertezze, enormi risorse pubbliche impegnate e grandi occasioni mancate”, ammette il senatore Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della segreteria nazionale Pd.

Valutiamo positivamente la firma dell’accordo tra il Mef e Lufthansa, che prevede l’ingresso del vettore tedesco in Ita e sancisce la fine della fase di start-up dell’azienda“, dice il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia.

Al coro di approvazione per l’accordo raggiunto dal governo Meloni si unisce perfino la Filt-Cgil: “Bene l’accordo tra Mef e Lufthansa per l’ingresso del gruppo tedesco nel capitale di Ita Airways – esulta il sindacato di sinistra. – ora però ci aspettiamo una convocazione per avviare un confronto sul piano industriale che dovrà essere volto allo sviluppo e non dovrà penalizzare gli aeroporti italiani“.
Un ruolo centrale nell’accordo, trapela, lo avrà l’aeroporto di Fiumicino.

Rosica per l’accordo raggiunto, l’ex-premier Conte reduce da una batosta elettorale che l’ha messo in ginocchio: “il governo sovranista per eccellenza ha svenduto la nostra compagnia alla Lufthansa”. I lavoratori di Ita, invece, ringraziano.

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