Chiara Ferragni clown in stile Joker: la copertina della discordia sull’Espresso. La diffida dei legali

7 Mar 2024 16:47 - di Federica Argento

Chiara Ferragni pagliaccio in stile Joker campeggia sul titolo «Ferragni Spa: il lato oscuro di Chiara». E’ l’ultima copertina de L’Espresso, che sarà in edicola venerdì 8 marzo in occasione della Giornata internazionale della donna. Un’immagine che sta facendo discutere ancor prima della pubblicazione.  C’è chi parla di sfregio, ma c’è chi difende tale scelta che in qualche modo incorona la Ferragni come personalità influente. L’inchiesta principale è sulla “rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie, tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco”, come recita il sommario del settimanale. “L’influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa”. Un’inchiesta che si preannuncia molto critica nei confronti della gestione del business in casa Ferragni, già scossa in questi mesi dalle vicende giudiziarie per il caso Balocco e gli altri accordi commerciali.

Ferragni “clown” in stile Joker: il web si divide sulla scelta grafica dell’Espresso

Ma non è tanto l’argomento a dividere l’opinione pubblica e gli utenti sui social network, quanto l’immagine di copertina. Chiara Ferragni appare a mezzo busto, indossa una giacca grigia, una camicia bianca e una cravatta nera. Niente di strano fin qui, se non fosse che è pesantemente truccata sul viso. Come un pagliaccio, come Joker il cattivo della saga di Batman, con il trucco blu che le cola sotto gli occhi e la tinta rossa intorno alle labbra. L’inchiesta del settimanale arriva a una settimana dall’intervista di Ferragni da Fabio Fazio, a Che Tempo Che Fa. Sui social c’è chi critica il cattivo gusto dell’immagine, e anche la scelta di ridicolizzare una donna in copertina proprio l’8 marzo. Chi difende la scelta editoriale ricorda come L’Espresso abbia spesso realizzato delle copertine provocatorie, senza fare troppe distinzioni tra figure maschili e e figure femminili.  Ricordiamo che  Salvini è stato Gambadilegno, Berlusconi è diventato il Mao di Andy Warhol e Giorgia Meloni è stata incoronata regina come Elisabetta. In passato sono stati messi in prima pagina, a volte ritoccati a volte “mostrificati”, Matteo Renzi,  Bettino Craxi, Gianni Agnelli e Beppe Grillo. L’impatto sulla società italiana di Chiara Ferragni, sia in termini economici  che di immagine, non è da meno.

Ferragni clown, c’è chi si indigna ma l’Espresso non è la prima volta che “mostrifica” i potenti

Questa copertina non demolisce, dicono i più, ma sancisce che la Ferragni è stata (è ancora?) una donna di potere in qualche modo. E come tale, come è capiqato a molti, subisce copertine irriverenti nel momento in cui le cose non vanno bene. Oneri e onori. Non esiste solo la celebrazione Soprattutto, non è nuova l’idea di “jokerizzare” il “cattivo” di turno: nel 2009 il magazine “New York” – ricostruisce Adnkronos- sbatté in prima pagina Bernie Madoff, finanziere newyorkese che aveva messo in piedi uno dei più grandi e devastanti schemi Ponzi della storia: truffando decine di migliaia di investitori (al fondo istituito per risarcire parzialmente le vittime hanno attinto oltre 40mila persone). Il titolo era semplice: “Bernie Madoff, Monster. And the people who enabled him”. Ovvero “Bernie Madoff, il mostro. E le persone che gli hanno permesso di esserlo”. Se Chiara Ferragni è stata sanzionata dall’Antitrust con una multa da un milione di euro (contro la quale ha presentato ricorso, promettendo di devolvere comunque in beneficenza la somma in caso di vittoria); con Madoff si tratta di grandezze decisamente diverse: è stato condannato a risarcire 170 miliardi di dollari e a 150 anni di carcere, di cui ne ha scontati poco più di dieci: è morto nel 2021 in un ospedale della Carolina del Nord.

I legali della Ferragni diffidano l’editore dell’Espresso

I legali di Chiara Ferragni hanno diffidato l’editore de L’Espresso dalla pubblicazione – prevista per domani – del numero che ritrae la propria assistita in copertina con le sembianze di Joker, riservandosi ogni ulteriore azione anche all’esito delle verifiche sul contenuto dell’articolo.I legali della Ferragni contestano inoltre la portata “gravemente diffamatoria e lesiva” dell’uso fatto in copertina dell’immagine della propria assistita “palesemente denigrata e svilita proprio nel giorno in cui la donna dovrebbe essere celebrata”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *