Ucraina, Metsola: “Gran giorno per l’Europa”. Plauso per la nostra diplomazia sull’ok unanime agli aiuti

1 Feb 2024 16:21 - di Federica Argento
Ucraina europa

Il voto unanime della Ue  sull’assistenza macro-finanziaria all’Ucraina per 50 miliardi di euro non era scontato. Il lavoro diplomatico della premier Meloni con Viktor Orban, è stato la chiave dell’accordo raggiunto. I leader dei ventisette paesi membri dell’Unione europea hanno approvato, dunque, il pacchetto di aiuti per l’Ucraina  che finora era stato bloccato dal primo ministro ungherese, la cui resistenza è stata superata.

Metsola: “E’ un buon giorno per l’Europa”

“Oggi è un buon giorno per l’Europa, grazie al lavoro fatto da molti leader per arrivare ad un accordo a 27”, rileva la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, in conferenza stampa a Bruxelles a margine del Consiglio Europeo straordinario. “Perché avere un accordo a 26 sarebbe stato assai meno ideale”, precisa.

Aiuti all’Ucraina, il plauso da Guerini a Calenda

Il plauso arriva in maniera unanime e bipartisan: “Importante accordo Ue a Bruxelles: l’Ucraina potrà contare sul sostegno duraturo europeo per riaffermare il rispetto del diritto internazionale e il diritto a una pace giusta. Forte e unita: l’Europa che vogliamo”. Lo scrive, su ‘X’, il deputato Pd e presidente del Copasir Lorenzo Guerini. “L’Ucraina potrà continuare a combattere per la propria libertà grazie al sostegno dell’Ue. Una bella giornata per ripetere che siamo europei”. Così il leader di Azione Carlo Calenda su twitter.

Ronzulli: “Determinante il lavoro diplomatico della premier Meloni”

A sottolineare il lavoro determinante e delicato della premier è Licia Ronzulli: “Lo stanziamento di 50 miliardi di euro in favore dell’Ucraina, deciso all’unanimità dal Consiglio europeo straordinario è una grande notizia. Ed è frutto del determinante lavoro diplomatico svolto dalla premier Meloni, che è riuscita a convincere il primo ministro ungherese Orban a togliere il veto su questo aiuto finanziario. Questa è una dimostrazione di serietà e credibilità”. Una risposta – afferma la presidente del Senato di FI – alla sinistra, che cerca continuamente di strumentalizzare i rapporti fra la presidente del Consiglio ed il suo omologo ungherese. Proprio questi rapporti, politici, oltre che umani, come ci ha insegnato a più riprese il presidente Berlusconi, sono fondamentali per ottenere risultati nei consessi internazionali, in Europa e nel mondo”, è il ragionamento della senatrice azzurra.

Zelensky: “L’Europa manda un segnale a tutto il mondo”

Il premier ucraino Zelensky in cassa gli aiuti e ringrazia L’Europa “che oggi  manda un segnale oltre l’Atlantico e in tutto il mondo: l’ordine mondiale basato sulle regole internazionali resisterà a tutte le sfide. L’Europa dà il ritmo agli affari globali con la sua unità. Questo è un dato di fatto. E deve rimanere tale». Si tratta di un passo di proporzioni storiche, ha aggiunto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Rampelli. “Meloni riesce sempre a trovare la sintesi”

“Ancora una volta – rileva il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia- il presidente Meloni dimostra all’Europa e al mondo capacità da statista. Di fronte alle frequenti impasse nelle quali si trova l’Ue per ragioni legate al suo funzionamento, alla sua farraginosità burocratica, al suo linguaggio incomprensibile, ai veti che ciascun Stato nazionale mette in difesa dei propri interessi, il Primo Ministro italiano riesce a trovare sempre la sintesi salvando l’Ue da pericolose spaccature”.

Rampelli: “Meloni rafforza l’unità politica della Ue”

Ciò che è riuscita a costruire oggi- evidenzia Rampelli-  è pari per importanza allo sblocco dei fondi del Pnrr post pandemia; e alla conferenza per il Piano Mattei con le nazioni dell’Africa. Rifinanziare Kiev trovando la quadra con l’Ungheria significa dare forza all’Europa in una fase delicata; che potrebbe vedere presto un nuovo posizionamento internazionale degli Stati Uniti. La stima di cui si circonda e la lucidità delle sue azioni stanno rafforzando l’unità politica dell’Ue e la sua centralità nello scacchiere geopolitico”.

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