Tragedia ad Avellino, papà uccide la figlia affetta da grave patologia e poi si toglie la vita
14 Feb 2024 18:17 - di Angelica Orlandi
Sgomento ad Avellino dove due persone sono state trovate morte. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della Questura che stanno indagando per fare luce sull’accaduto, si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Un uomo di 63 anni, Costantino Mazza, avrebbe ucciso la figlia Alessandra di 35, affetta da una grave patologia, utilizzando una pistola regolarmente detenuta. La tragedia è avvenuta a Bosco dei Preti, la collina che costeggia la variante statale del capoluogo irpino.
Omicidio-suicidio ad Avellino: città sotto choc
Il dramma ha travolto la città. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni investigative, Costantino Mazza ha fatto uso di una pistola regolarmente detenuta per compiere l’atroce gesto. Alessandra, la vittima, soffriva di una grave patologia, da tempo erta costretta su una sedia a rotelle. Una circostanza che potrebbe aver contribuito alla tensione e al dolore che avrebbe lacerto il padre al punto da non reggere più la gravità della situazione.
Papà uccide con una pistola la figlia disabile
Il padre, dunque, avrebbe sparato alla figlia per poi togliersi la vita subito dopo. Al momento dei fatti, secondo quanto riferito dagli inquirenti era presente in casa anche la madre della 35enne. Il che aggiunge ulteriore angoscia alla vicenda. Quando, nell’abitazione è intervenuto il personale del 118, i sanitari hanno trovato entrambi i corpi senza vita. La giovane donna da tempo era costretta su una sedia a rotelle a causa di una grave patologia. Secondo una prima ricostruzione l’uomo era disperato a causa della difficile situazione familiare.
Ancora un dramma familiare: papà uccide la figlia
La fragilità emotiva di cui ci ha parlato la senatrice di FdI e avvocato Susanna Campione si materializza in questo nuovo dramma familiare. E con la fragilità anche quella sensibilità che in casi come questo forse sarebbe stata determinante. Ossia segnalare i casi di difficoltà e disagio, entrare in empatia con chi non ce la fa affinché tragedie come queste possano essere evitate in futuro.