Paura a Bari, addetta alle pulizie del Cara aggredita da un migrante: l’ennesima di una drammatica serie
La cronaca che arriva dal Cara di Bari-Palese ci rimanda a una ennesima aggressione ad una addetta alle pulizie. Un ultimo tentativo di violenza che va a sommarsi ai tanti, tantissimi precedenti avvenuti negli anni e ai quali le donne hanno tuttora difficoltà a opporsi, a causa del loro numero ridotto rispetto agli ospiti della struttura. Un lavoro, quello del personale che si occupa della gestione delle pulizie della struttura che, in quel contesto di degrado e paura in corso ormai da tempo, rivela quotidianamente una realtà in cui è sempre più difficile operare in sicurezza.
Ennesima aggressione ad una lavoratrice delle pulizie del Cara di Bari-Palese
L’ultima aggressione a una lavoratrice addetta alla alla pulizia del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Bari Palese denunciata, allora, risale ad appena due giorni fa. Lo comunicano Filcams Cgil e Cgil Bari. La vittima dell’aggressione ha sporto denuncia, così come l’ennesimo atto di sopraffazione violenta ha indotto il Segretario Generale della Filcams Cgil Bari, Antonio Ventrelli a chiedere «un incontro urgente alla Prefettura per discutere delle gravi problematiche relative alla sicurezza sul lavoro più volte denunciate con forza dal sindacato nei mesi scorsi, non da ultimo nel corso di due incontri tenutisi presso il suddetto Ente nello scorso mese».
Una situazione particolarmente critica in corso da tempo
«A tale grave criticità – prosegue la denuncia – si aggiungono poi le precarie condizioni igienico-sanitarie del sito e la intollerabile situazione lavorativa in cui gli addetti alle pulizie stanno operando a causa del numero considerevole degli ospiti (più di 1300 a fronte di una capienza di 640, che è più del doppio quindi della capienza prevista da capitolato, considerando anche un numero di ore e di operatori risicati riconosciuti dall’ultimo bando di gara che rendono insostenibile la situazione lavorativa su questo sito».
Bari, al centro d’accoglienza più del doppio degli ospiti della capienza prevista
Da qui, la richiesta alla Prefettura di Bari – aggiunge il segretario della Cgil di Bari Domenico Ficco – di «interventi fattivi ed efficaci, non più rinviabili, considerata la grave situazione in cui versa il C.A.R.A. di Bari-Palese, e che avevamo denunciato sin dal cambio di appalto dello scorso primo gennaio, affinché vengano garantite condizioni di lavoro dignitose ed adeguate condizioni di sicurezza nel pieno rispetto delle norme che tutelano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.