“Navalny avvelenato una seconda volta”: il reporter amico del dissidente russo lancia l’accusa dalla Cnn

17 Feb 2024 9:36 - di Redazione
Navalny

Oltre 100 persone sono state fermate in varie città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, durante raduni in memoria di Alexei Navalny. Lo riferisce l’organizzazione per i diritti umani Ong-Info.

Il reporter amico di Navalny: lo hanno avvelenato

Intanto il reporter bulgaro Christo Grozev, capo giornalista investigativo di Bellingcat e amico del dissidente russo morto ieri nella colonia penale della regione artica russa dove era detenuto afferma alla Cnn che “l’ipotesi più probabile è che Navalny sia stato avvelenato una seconda volta”.

“Non abbiamo ancora le prove – ha spiegato Grozev, che investigò l’avvelenamento di Navalny quattro anni fa – abbiamo prove circostanziali in quella direzione, una delle quali è: se fosse vero che, come ha dichiarato il governo (russo), è collassato a terra a causa di un coagulo (sanguigno) durante la sua passeggiata nel cortile del carcere, dov’è la prova? Dov’è la prova visiva? Tutte le carceri in Russia sono munite di telecamere di sorveglianza e finora non abbiamo visto niente”.

“Il Cremlino mostri le immagini della passeggiata nel carcere”

“Ripeto, questo è solo circostanziale ma a questo punto tutto fa pensare che sia stato ucciso di proposito – ha sottolineato il giornalista, che secondo la Tass è nella lista dei “ricercati” del ministero dell’interno russo -. Sono sicuro che scopriremo cosa gli è successo. L’onere della prova che è morto da solo è ora nelle mani del Cremlino perché quattro anni fa abbiamo dimostrato che hanno cercato di ucciderlo con armi chimiche”.

Biden: Putin è il responsabile

La Casa Bianca ha accusato direttamente Putin per la morte del dissidente Navalny. “Putin è responsabile per la morte di Navalny”, ha detto il presidente Usa Joe Biden. Anche se non ci sono prove al momento di un assassinio dell’oppositore russo, la sua morte è la “conseguenza di qualcosa che Putin ha fatto”. Il governo britannico, infine, ha convocato i diplomatici dell’ambasciata russa per chiarire che “ritiene le autorità russe pienamente responsabili” della morte di Alexei Navalny.

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