Milano, occupazione sì, ma accettando la regola del “chi rompe paga”. Valditara soddisfatto
“Parlare chiaro paga”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara torna a parlare delle occupazioni studentesche. E porta a casa un risultato non scontato. L’ok degli studenti del Virgilio di Milano alle soluzioni che il ministro vuole porre in essere per contrastare le occupazioni violente e devastanti. Pertanto ha affermato di accogliere con grande soddisfazione le parole del collettivo dell’istituto milanese. Dopo il caso del liceo Severi, infatti, gli studenti hanno stabilito il principio del “chi rompe paga”.
Valditara sul liceo di Milano occupato: “Parlare chiaro serve”
“Ho espresso soddisfazione poco fa per questa decisione e soprattutto per la riflessione che gli studenti hanno voluto affermare. Hanno detto ‘chi rompe paga’. Penso che siano servite le mie parole. Parlare chiaro talvolta serve, stavolta è servito e sono particolarmente soddisfatto”. Il ministro Giuseppe Valditara ha parlato a margine dell’evento ‘Coscienza umana e intelligenza artificiale’ a Palazzo Bovara, a Milano. Gli sono state riportate le decisioni degli studenti che hanno convenuto sul darsi delle regole per la loro occupazione. “Confermo che bisogna parlare chiaro – ha ribadito il ministro -. Chi distrugge i beni pubblici devasta la scuola, deve risarcire i danni e deve essere sanzionato. Chi rompe paga”.
Gli studenti del Liceo Virgilio: “ci prenderemo cura degli spazi della scuola”
E’ con questo principio- accettato dagli studenti- che è iniziata l’occupazione del Liceo Virgilio, uno dei più grandi del capoluogo lombardo. Le motivazioni addotte dagli studenti sono di vario tipo: problemi alle infrastrutture segnalati e mai risolti. Ambiente opprimente. La guerra a Gaza e in Ucraina. Sono alcune delle ragioni che hanno spinto un gruppo di studenti a occupare l’istituto. “Da questo momento la scuola sarà la nostra casa e ce ne prenderemo cura in quanto tale”, si legge nella nota degli studenti. Gli studenti hanno quindi alluso a quanto accaduto nei giorni scorsi al Severi Correnti. Promettendo di sensibilizzare “tutti i nostri compagni e compagne a prendersi cura degli spazi in cui viviamo”. Da quanto appreso, 30 studenti avevano preso accordi con il preside dell’istituto: le lezioni proseguiranno regolarmente per tutti, mentre gli occupatori resteranno all’interno delle mura scolastiche per due giorni e una notte.
Le regole dell’occupazione
Su Instagram il ‘Collettivo autonomo Virgilio’ ha pubblicato un elenco di regole da rispettare per chi partecipa all’occupazione della scuola. Seguire le assemblee e non disperdersi nella scuola, non sono ammesse persone esterne, rispettare gli orari di entrata e uscita segnalati. Ma, soprattutto, non fare danni perché “chi rompe paga”.