La toccante esibizione di Giovanni Allevi al Festival di Sanremo. Meloni: “Una lezione di vita” (video)

8 Feb 2024 10:53 - di Luisa Perri
Giovanni Allevi

Dal palco dell’Ariston è arrivata una meravigliosa lezione di vita dal musicista e compositore Giovanni Allevi, che da un anno e mezzo combatte contro un mieloma. “All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima”, ha raccontato commosso.

“Ho perso molto: il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se il dolore mi porgesse degli inaspettati doni”. Come quello di rendersi conto di essere felice anche suonando davanti a 15 persone, come succedeva all’inizio.

Il post della Meloni dedicato ad Allevi

Un intervento che anche il premier Giorgia Meloni ha commentato sui Social, definendo quello di Giovanni Allevi “Una lezione di vita”. «Speranza, gioia, forza: una lezione di vita che lascia il segno. Vivi senza paura Maestro. Le tue parole e la tua musica sono fonte di ispirazione», si legge nel post del presidente del Consiglio.

“Ho scelto di suonare “Tomorrow” perché ci sia sempre un domani”

“I numeri non contano – ha detto Allevi nel suo intervento a Sanremo – perché ogni individuo, ognuno di noi, ognuno di voi, è unico, irripetibile e a suo modo infinito”. E poi la gratitudine per “la bellezza del Creato”, la riconoscenza “per i medici, gli infermieri e il personale ospedaliero, per la ricerca scientifica senza la quale non sarei qui a parlarvi, per il sostegno che ricevo dalla mia famiglia, per la forza e l’esempio che ricevo dagli altri pazienti”.

 

E poi l’ultimo dono: “Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo”. Poi si toglie il cappello e lascia respirare la sua folta chioma riccia, ormai imbiancata. “Voglio accettare il nuovo Giovanni”. Prima di salutare, il suo di dono al pubblico, che gli ha tributato una lunga standing ovation: “Per dare forza a tutti, suonerò. Ma attenzione: ho due vertebre fratturate, e tremore e formicolio alle dita. Non potendo più contare sul mio corpo suonerò con tutta l’anima”. Il brano scelto è Tomorrow “perché domani ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello”.

Giovanni Allevi: “Ho trasformato il dolore in note musicali”

Una sofferenza raccontata anche nell’intervista a La Stampa. “Mentre ero nel letto non avrei mai creduto di arrivare qui. Salgo sul palco con tutta l’umiltà possibile e lo faccio per dare forza agli altri pazienti che ho conosciuto e mi hanno aiutato a combattere. Voglio ricambiare tanta energia” e quindi essere al Festival di Saremo dopo il calvario della scoperta di essere affetto da un mieloma multiplo ha “un significato enorme”, ha detto Allevi.

“Durante la malattia ho scritto Tomorrow che porto sul palco come un dono e mi ha fatto bene”, “durante la lunga degenza in ospedale ho composto moltissima musica e totalmente libera. Dava un senso alla sofferenza. Io ho trasformato paure, dolore, mal di schiena, in note. La fragilità umana in note. Sono diventato stoico in questo periodo, ho appreso la lezione di Marco Aurelio e penso solo all’oggi. Quando non c’è più certezza del futuro, mi accontento di aver strappato alla mia fine una manciata di anni. Vivo in un presente allargato che arriva a un domani non troppo lontano. Nella speranza che ci sia ad attenderci un domani migliore”.

 

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