Il Pd ne escogita un’altra per farsi sbeffeggiare: la legge per cambiare il nome della Camera dei Deputati
Cambiare il nome della Camera dei deputati in “Camera delle deputate e dei deputati”. È la proposta di legge del Pd, presentata dai deputati Gian Antonio Girelli e Sara Ferrari. Non una proposta di legge qualsiasi, ma costituzionale, perché per cambiare il nome all’assemblea di Montecitorio bisogna cambiare la Carta. Una robetta impegnativa insomma, che sta già facendo la gioia degli utenti social: commenti al vetriolo e meme si sprecano e, soprattutto, danno la misura di quanto si sentisse la necessità della proposta.
La ironie social sulla proposta di legge Pd per cambiare il nome della Camera dei deputati
Presentata il 31 gennaio, la proposta di legge costituzionale è stata scovata dal Giornale online e ripresa da Dagospia che, parlando della “nuova crociata (di cui nessuno sentiva il bisogno) di Elly Schlein e dei parlamentari del Pd”, sentenzia: “Con un’opposizione così Giorgia Meloni governerà cento anni”. Simile il tenore dei commenti dei singoli utenti: “Poi dice che uno si butta a destra…”, scrive Alberto. “Che belle iniziative… mo me lo segno”, scrive Gaetano, commentando un rilancio della notizia; “Finalmente qualcuno che si occupa dei veri problemi del Paese”, nota Alessandro; “Eppure camera è un sostantivo femminile e gli uomini non se ne sono mai lamentati”, ironizza Adriana.
L’affondo di Giubilei: “Già che c’erano potevano proporre l’asterisco o la schwa…”
Per Luigi la proposta di legge per cambiare il nome della Camera dei deputati, poi, da parte del Pd è “la dimostrazione di vivere in un mondo totalmente estraneo alla realtà ed ai bisogni della gente”. Massimo si limita a un “ussignuur” e Claudia posta la Gif di un uomo affranto. C’è poi chi, come Francesco Giubilei, fa notare che “visto che c’erano potevano proporre Camera dei Deputat* oppure con la schwa Camera dei Deputatə così era molto più ‘inclusivo’ e politicamente corretto”. Insomma, tutto sommato, poteva pure andare peggio.