È morto Paolo Taviani, aveva 92 anni. Maestro del cinema italiano insieme al fratello Vittorio
È morto a Roma, dopo una breve malattia, il regista e sceneggiatore Paolo Taviani. Aveva 92 anni ed era ricoverato nella clinica Villa Pia. Accanto a lui la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. Insieme al fratello Vittorio, morto all’ètà di 88 anni il 15 aprile 2018, ha segnato la storia del cinema italiano del secondo dopoguerra. Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio dalle ore 10 alle 13.
È morto Paolo Taviani, aveva 92 anni
Nato l’8 novembre 1931, era arrivato a Roma negli anni Cinquanta con il fratello. Insieme iniziarono a lavorare nel cinema e diressero alcuni documentari tra cui San Miniato luglio ’44, con il contributo alla sceneggiatura di Cesare Zavattini. “I fratelli Taviani” sono diventati nel tempo un vero e proprio ‘marchio cinematografico’. Nel 1967 iniziarono un’attività autonoma, dirigendo, da allora sempre insieme, il primo film, “I sovversivi”.
Con il fratello Vittorio un marchio cinematografico
Coerenti interpreti di un cinema civilmente impegnato, nella seconda fase della loro carriera, pur continuando a rappresentare la necessità e il rimpianto dell’utopia, si sono dedicati soprattutto alla rievocazione del passato e alla trascrizione filmica di opere letterarie. Nei suoi 60 anni di carriera come regista Paolo Taviani ha diretto, tra gli altri, La masseria delle allodole, Una questione privata e La notte di San Lorenzo.
David di Donatello per Cesare deve morire
Nel 2012 ha ricevuto il premio come miglior regia al David di Donatello per il film Cesare deve morire. Dal 1978 al 2012 aveva vinto 10 premi: David di Donatello (1978, 1983, 1985, 1989, 2012), Festival di Venezia (1986), Nastri d’Argento (1978, 1983, 1985). Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani figurano: «Sotto il segno dello Scorpione» (1969); «San Michele aveva un gallo» (1971); «Allonsanfàn» (1974); «La notte di San Lorenzo» (1982); «Kaos» (1984), ispirato alle novelle di Luigi Pirandello; «Fiorile» (1993); «Le affinità elettive» (1996), dall’originale romanzo omonimo di Goethe; «Tu ridi» (1998). Nella loro filmografia spicca «Padre padrone» (1977), dal libro-simbolo dello scrittore sardo Gavino Ledda, vincitore della Palma d’Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes, con Roberto Rossellini presidente della giuria.
L’ultima volta con Una questione privata
Nel 2017 sono tornati al cinema, per l’ultima volta in coppia, con il film “Una questione privata”, tratto dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Dopo la morte del fratello Vittorio, Paolo ha scritto e diretto da solo “Leonora addio” (2022), ispirato da una novella di Luigi Pirandello. Il regista, prima di ammalarsi, stava lavorando a un nuovo film, “Il canto delle meduse” con Kasia Smutniak, come segnala il sito di Filmitalia.