“Come ti chiami?”. La marocchina non capisce e il sindaco le nega la cittadinanza. E’ in Italia dal 2003

20 Feb 2024 15:48 - di Marta Lima

“Come ti chiami?”.  Silenzio. La ragazza marocchina di 21 anni è rimasta ferma, incapace di comprendere la semplicissima domanda in italiano. A quel punto il sindaco Alessandro Pozzi, leghista che guida il comune di Pontoglio, ha deciso di negarle la cittadinanza italiana, considerando la conoscenza della nostra lingua come un pre-requisito minimo. Ma c’è di più. La ragazza era arrivata in Italia nel 2003 ma non ha mai imparato l’italiano. La sua richiesta di cittadinanza era stata inoltrata più di 15 anni fa ma nel frattempo l’integrazione minima, nella comunità italiana, non si era verificata…

La marocchina che vuole la cittadinanza ma non parla italiano

“Non sapere nemmeno rispondere a un semplice ‘Come ti chiami?’ dopo oltre 20 anni solleva non solo legittime preoccupazioni pratiche, ma anche interrogativi più ampi sulle barriere che potrebbero esistere nel processo di integrazione, sia a livello familiare che sociale. E’ preoccupante pensare che una donna possa trascorrere così tanto tempo in Italia senza acquisire una conoscenza minima della lingua del Paese ospitante, ciò solleva dubbi sulla reale inclusione nel corso di questi anni. Mi pare evidente che non abbia mai voluto integrarsi e partecipare ai corsi di italiano offerti, messi a disposizione anche dal mio Comune dove non era tra gli iscritti”, spiega Pozzi al Corriere.

Il sindaco leghista aveva fatto lo stesso con una donna indiana, che in Italia da 15 anni non seppe pronunciare il giuramento.  “Mi pare evidente che non abbia mai voluto integrarsi e partecipare ai corsi di italiano offerti, messi a disposizione anche dal mio Comune dove non era tra gli iscritti. Nemmeno a quelli di Chiari. Questo sarebbe stato il primo passo necessario, in virtù della richiesta di ottenimento della cittadinanza”,  ha concluso Pozzi.

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