Cara Piccolotti, a stanarla sulla sveglia alle 6 siamo stati noi del Secolo, non la “bestia” di Salvini. E lo rivendichiamo

24 Feb 2024 14:26 - di Redazione
piccolotti

Vogliamo rassicurare l’onorevole Elisabetta Piccolotti di Avs: a stanare quella sua infelice lamentela sul fatto che si era svegliata alle 6 del mattino per lavorare non è stata la “bestiolina” di Salvini, come l’ha chiamata su Instagram, ma noi del Secolo. Una nostra giornalista che stava facendo il suo lavoro. Evidentemente in modo corretto, visto che la notizia che abbiamo dato su quella rivendicazione stonata è stata ripresa successivamente da diverse altre testate, fra le quali figura anche il Corriere della Sera, che certo non è ascrivibile alla propaganda leghista o della maggioranza.

Il dibattito alla Camera in cui Piccolotti ha lamentato di essersi “svegliata alle 6”

Le cose sono andate così: la cronista in questione era stata incaricata di seguire i lavori alla Camera sulla professione giornalistica e la libertà di stampa. Tramite i canali web di Montecitorio ha assistito, invece, all’incidente in cui è incappato Ostellari e al surreale dibattito che ne è seguito. La confusione delle mozioni da parte del sottosegretario è stata imbarazzante, ma il fatto in sé è stato superato dall’ancora più imbarazzante intervento nel quale Piccolotti ha lamentato che si era svegliata alle 6 per leggere le mozioni ed era arrivata alla Camera alle 8.

Se alzarsi presto viene rivendicato come un fatto particolarmente degno di nota

Milioni di italiani, ogni giorno e non una tantum, si svegliano alle sei o anche prima per essere al lavoro alle otto. Ma Piccolotti non ha detto questo, quando ha invocato rispetto da parte del governo. Ha detto che “noi”, usando un plurale che sapeva tanto di maiestatis, “ci siamo svegliati alle 6” per essere al lavoro alle otto; ha rivendicato che “sì, mi sono svegliata presto” quando i colleghi hanno rumoreggiato, cogliendo l’inopportunità di quella frase; ha caricato il passaggio di toni che davano la misura dell’eccezionalità dell’evento e del sacrificio che ha comportato. Piaccia o no a Piccolotti, quell’affermazione “ha nascosto” tutto il resto, come ha fatto notare su X anche Luigi Marattin di Italia Viva.

L’inconsapevolezza rispetto all’infelicità di quella frase

Perché? Perché ha dato la netta impressione che l’esponente di Avs non si rendesse conto che quello “non è stato un atto eroico” – come le ha fatto notare nel corso dello stesso dibattito il collega leghista Stefano Candiani – e che è invece la normalità, si diceva, per milioni di italiani consapevoli che semplicemente stanno facendo quello che devono, anche se costa loro fatica. Per questo quella frase ha avuto una così grande eco e per questo a un certo punto anche gli avversari politici hanno iniziato a cavalcarla e gli utenti social a commentarla in modo non esattamente amichevole.

Prima delle 6 di Piccolotti, l’armocromia di Schlein

Del resto, sull’inconsapevolezza di certa sinistra rispetto a come vive la gente “normale” c’è un precedente illustre, e simile nelle sue ragioni profonde: l’affermazione di Elly Schlein sull’armocromista, affidata per giunta a Vogue. Anche in quel caso ci furono recriminazioni sul fatto che la segretaria aveva parlato di politica, che il resto era più importante, ma quei cattivoni della propaganda avversa si erano concentrati su quel dettaglio insignificante per scatenare il ludibrio social.

Cara sinistra, le persone normali si svegliano alle 6 e non pensano a quale palette indossare

Vogliamo svelare un segreto a questa sinistra: qua non è questione di avversari, “bestiole” o “campagne ridicole”, come Piccolotti ha scritto in risposta a un utente che le segnalava che “sono 32 anni che mi alzo alle 6 per andare a lavorare”. Qua è questione che se non si non ha idea di cosa certe frasi scateneranno nell’immaginario collettivo, se ci si stupisce che qualcuno le riprenda e magari le mandi in tendenza su X, vuol dire che non si ha idea del mondo in cui si vive. Un mondo tendenzialmente fatto di persone che la mattina si svegliano alle 6 e non hanno né tempo né testa per pensare all’armocromia.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *