Tg1, Rampelli sulle polemiche: “Non sapevamo che per i servizi servisse l’autorizzazione di Pd e Fnsi”

16 Gen 2024 9:13 - di Natalia Delfino
rampelli tg1

La polemiche sollevate dal Pd intorno al servizio del Tg1 sulla commemorazione di tutti i morti per l’Italia, promossa da Gioventù nazionale al Verano, restituiscono una singolare idea di come, secondo alcuni, i giornalisti del servizio pubblico dovrebbero svolgere il proprio lavoro: chiedendo “l’autorizzazione” all’opposizione e al sindacato. Così, in sintesi, ha rilevato Fabio Rampelli, commentando con una caustica ironia, gli attacchi e le prese di posizione contro il resoconto della testata andati avanti quasi per due giorni.

L’ironia di Rampelli sulle polemiche per il servizio del Tg1

“Chiediamo scusa al Pd, non sapevamo necessitasse la sua autorizzazione per dare ai cittadini il diritto di cronaca rispetto alle iniziative organizzate da associazioni e partiti”, ha dichiarato in una nota il vicepresidente della Camera. “Probabile – ha proseguito – non fosse informato nemmeno il direttore del Tg1 Chiocci, perché questa abitudine dei decenni passati non si è ancora affermata nella nuova era di pluralismo dell’informazione cui si sta ispirando”. Rampelli, poi, ha sottolineato che “tra i vari sgangherati attacchi dell’opposizione di queste ore nessuno ha rilevato che la testata ammiraglia ha consentito alla Rai di non bucare la notizia, visto che sul posto erano presenti varie altre testate private, anche televisive. Se fosse mancato il Tg1 il servizio pubblico sarebbe stato assente”.

“Chiediamo scusa a Pd, Fnsi e UsigRai: la prossima volta chiederemo la loro autorizzazione”

Rampelli, poi, si è soffermato sulla presa di posizione della Fnsi, che in una nota congiunta con l’UsigRai e firmata anche dal Cdr del Tg1, sebbene la presidente Elisabetta Abbate avesse espresso una posizione diversa, ha sostenuto che “ciò che fa la differenza sono il come e il tono con cui vengono date”. “Chiedo scusa anche alla Fnsi – ha ironizzato ancora Rampelli – perché non sapevamo occorresse presentare loro documentazione preventiva rispetto alla natura delle iniziative in modo tale che i giornalisti potessero comporre i servizi dopo il lascia passare loro e dell’Usigrai”. “Alla prossima occasione – ha aggiunto il vicepresidente della Camera – non mancheremo di fornire elementi probatori rispetto al futuro resoconto dei professionisti cui teoricamente e deontologicamente spetterebbe il compito soggettivo di raccontare una notizia”.

Rampelli: “A dare fastidio è la fedeltà del servizio alla manifestazione”

“Ma ritengo che il vero fastidio di certi ambienti sia per la fedeltà del servizio alla manifestazione, conclusa come ogni anno da me, da 6 anni vicepresidente della Camera dei deputati. Non va bene?”, ha quindi chiesto l’esponente di FdI, ricordando che “la mattinata dedicata agli eroi del Risorgimento, ai caduti di tutte le guerre, alle vittime di mafia e terrorismo, ai perseguitati nei campi di sterminio, agli oppressi dalle dittature e ai ragazzi uccisi negli anni di piombo è realmente meravigliosa”. “Un evento consumato in un luogo sacro, il cimitero monumentale del Verano, tra danzatrici, bravi musicisti e brani di letteratura. Un’iniziativa inclusiva – ha concluso Rampelli – che cancella più di ogni altra accusa strampalata le invenzioni dei mentitori seriali del giornalismo militante e gruppettaro”.

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