L’attacco Pd al Tg1 “grave e pericoloso”: il Cdr difende il lavoro dei colleghi e smaschera i dem
“Pluralismo, imparzialità, correttezza, sono il nostro faro nell’ attività quotidiana e respingiamo ogni ingiustificato attacco alla nostra testata”. Il Comitato di redazione del Tg1, la rappresentanza sindacale interna alla testata, respinge gli attacchi del Pd, arrivati dopo un servizio sulla commemorazione al Verano in ricordo di tutti i patrioti che hanno sacrificato la vita per l’Italia, promossa da Gioventù nazionale. Si è trattato di una celebrazione che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, nella gran parte giovani, e dunque con una sua incontestabile notiziabilità. Non per il Pd, che ha parlato del Tg1 come del “megafono per eccellenza di TeleMeloni”.
Il Cdr del Tg1 al Pd: “Giudicare il lavoro dei colleghi è grave e pericoloso”
“La politica non dovrebbe permettersi mai di giudicare il lavoro dei colleghi della nostra testata. È una cosa grave e pericolosa”, ha avvertito la presidente del Cdr del Tg1, Elisabetta Abbate, denunciano che “i membri del Pd in vigilanza hanno attaccato il Tg1, accusandolo di fare bassa propaganda”. “Ma propaganda di cosa? Abbiamo dato semplicemente conto – ha chiarito – di una manifestazione fatta da un gruppo di giovani (Gioventù nazionale) al Cimitero del Verano, per ricordare cosa voglia dire sacrificarsi per una nobile causa”.
I dati Agcom che smentiscono la narrazione dem su TeleMeloni
“Lo scandalo dei rappresentati dem in Vigilanza è dunque uno scandalo strumentale, politicamente arrogante nei confronti del nostro lavoro. E oltretutto non supportato dai fatti”, si legge ancora nella nota del Cdr, nella quale si chiede anche se “il Pd ha letto i dati di Agcom e dell’osservatorio di Pavia sui tempi dei partiti al Tg1″. “Se proprio non si può fare a meno di interpretare le cose da un punto di vista politico, ebbene, le analisi depositate trimestralmente in Vigilanza, dimostrano incontrovertibilmente che il Tg1 rispetta pienamente l’equilibrio di tutte le rappresentanze. Anzi – ha sottolineato il Cdr del Tg1 – secondo i tempi di parola corrispondenti al risultato elettorale, il Pd, e le opposizioni in generale, sono sempre sopra la soglia che dovrebbe essere loro garantita. Se del caso possiamo fare tutti noi un raffronto con gli anni e i governi precedenti, e vedere quanto l’odierno Tg1 sia molto più pluralista del passato“.