Tananai “grasso” nella bufera, la foto ritoccata in cui appare sovrappeso scatena i social: c’è poco da ridere
Proprio a ridosso della foto postata su Instagram da Cesare Cremonini che, ricordando un momento difficile della sua vita (era il 2016 ndr), in cui per sua stessa ammissione non stava bene, e confessa: «Ero arrivato a pesare 100 chili» il cantautore milanese Tananai – al secolo Alberto Cotta Ramusino – pubblica un post che ha scatenato le polemiche sui social in cui con una foto ritoccata, dunque non vera, appare gonfio e sorridente con decisamente qualche chilo in più. E di fianco la scritta: «Spero di rimettermi in forma per l’ospitata a Sanremo, mannaggia ad @amadeusonoio mi stavo rilassando». Peccato che quell’ironizzare sul sovrappeso con tanto di fotoshop scomodato per l’occasione, non sia passato inosservato agli utenti e non solo per una questione di opportunità con la tempistica del post del collega bolognese…
Tananai nella bufera: i social insorgono contro il suo post in “sovrappeso”
Così, dopo l’ultima boutade intestata a un tema che ha da sempre evidenti implicazioni mediche e psicologiche, il web insorge. E per quanto diviso, i commenti di coloro che prendono di mira in quanto irriverente il post di Tananai sovrastano di gran lunga i tentativi dei follower di difendere lo scivolone del cantante fresco di chiamata al Festival di Sanremo. Come a dire: l’argomento è serio e sdrammatizzare non basta. E tantomeno può rappresentare un alibi per affrontare in questi termini una realtà sfaccettata e complessa come quella di una patologia, fisica o psichiatrica che sia. Tanto è bastato comunque, al di là di come la si pensi, per dare la stura a una serie di repliche risentite.
Con la foto ritoccata Tananai finisce sul banco degli imputati social: l’accusa è di “grassofobia”
E allora, più maldestro che guascone. Più beffardo che autoironico, i social non hanno preso bene la sortita di Tananai considerata irriverente e rispedita al mittente. Pertanto, dando un rapido sguardo ai commenti, si legge: «Nel 2024 ancora ridete di patologie, ancora pensate che faccia ridere modificare i propri corpi mentre qualcuno attraverso lo schermo vi può osservare e sentirsi male a causa della vostra grassofobia. (…) Non fa ridere, è imbarazzante». Seguito da chi, a sua volta, sottolinea: «Un signor artista con una voce strepitosa e che sforna un successo dietro l’altro. Boh, trovo questo post assolutamente evitabile». E ancora: «Perché anche se avessi preso peso non potresti cantare lo stesso? Imbarazzante»…
Innocentisti e colpevolisti: è battaglia all’ultimo post
Infine: «Che tristezza. Sinceramente non trovo nulla di divertente anche perché mi pare di ricordare che aveva dichiarato che nel passato aveva avuto problemi di obesità. Quindi sa benissimo cosa significa essere presi in giro per il proprio peso»… Ma non è tutto. Perché accanto alle invettive c’è anche chi prova a difendere il cantautore e tenta di buttare acqua sul fuoco delle polemiche. E contestualmente, (perché no?) sfiora la vexata quaestio dell’anticonformismo al contrario. E del rischio che si scivoli più sulla crociata indetta in nome del politically correct che per la sua effettiva portata social(e). «Si sta passando da un eccesso all’altro», tuona allora allarmato un ennesimo utente intervenendo sul merito della questione.
Tananai, il caso social prende corpo…
Poi prosegue: «Vi dovete rilassare un po’. Magari il suo potrebbe anche essere stato un tentativo ironico (magari non riuscito) per scherzare sul suo peso per aver esagerato dopo le feste natalizie. Potrebbe essere che abbia provato a citare una situazione così, o simile a questa? No? O ci dovete vedere per forza l’offesa, la critica, il body shaming? Mamma mia»… E giù discorrendo e schierandosi. Alla fine il dibattimento social non stila un verdetto, ma anima la discussione. E comunque la si pensi, Tananai riesce a far parlare di sé. Sovrappeso o meno che sia…