Soprano, ex ad di Trenitalia, si costituisce a Rebibbia: sarà l’unico a pagare per la strage di Viareggio
Si è costituito questa mattina nel carcere di Rebibbia a Roma, Vincenzo Soprano, l’ex ad di Trenitalia, dopo che la Cassazione ieri ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi nel processo per la strage ferroviaria di Viareggio. Il manager ha fatto ingresso questa mattina nel penitenziario romano.
L’unica condanna passata in giudicato è quella dell’ex ad Soprano
La sua condanna è infatti l’unica passata in giudicato dopo la pronuncia della Cassazione nel procedimento per la strage di Viareggio che nel 2009 provocò la morte di 32 persone e decine di feriti. Per altri 12 imputati, la Cassazione ha disposto un terzo processo di appello davanti ai magistrati di Firenze, limitatamente alle attuanti generiche. Tra loro anche l’ex ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti condannato nell’appello bis a cinque anni. La decisione dei supremi giudici porterà ad un abbassamento della pena.
Strage di Viareggio: chi sono gli altri imputati
Gli ermellini hanno parzialmente accolto i ricorsi di alcuni imputati oltre a quello di Moretti, anche quelli di Andreas Schroter, Uwe Kriebel, Paolo Pizzadini, Daniele Gobbi Frattini, Michele Mario Elia (ex ad di Rfi), Rainer Kogelheide, Peter Linowski, Johannes Mansbart, Roman Mayer, Mario Castaldo ed Helmut Broder. I giudici hanno quindi annullato con rinvio la sentenza d’appello-bis “limitatamente – ha spiegato la Cassazione in una nota – all’entità della riduzione di pena inflitta a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche, che era stata determinata in 1/9 dalla Corte di appello”. La decisione della Suprema Corte è stata accolta con amarezza dai molti familiari che erano presenti al Palazzaccio e che speravano in una parola definitiva ad un calvario che dura da 15 anni.