Mostra filorussa a Modena, sotto accusa il sindaco Pd. L’ambasciatore ucraino: anche questa è guerra ibrida
“Stiamo vedendo che l’Italia, purtroppo, sta diventando una vittima delle manipolazioni del Cremlino, poiché la quantità di eventi pianificati per il prossimo futuro è impressionante: Modena, Lucca, Milano, Bologna e altri”. E’ quanto denuncia l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, in una dichiarazione all’Adnkronos, in riferimento ad una serie di appuntamenti previsti nei prossimi giorni in alcune città italiane, da una mostra-convegno ‘pro russa’ su Mariupol a Modena alla presenza, in videocollegamento, del filosofo Alexander Dugin ad un evento a Lucca.
“Mentre la Russia è in guerra vera e propria sul territorio ucraino dal 2014, distruggendo deliberatamente la nazione ucraina, in Europa i russi scelgono metodi più sottili per influenzare psicologicamente la società”, accusa l’ambasciatore, secondo cui “l’attivazione della macchina propagandistica russa in Europa dimostra le intenzioni della Russia di manipolare gli stati d’animo pubblici e diffondere notizie false per imporre la propria ideologia e influenzare i processi politici in paesi terzi”.
Per Melnyk, “l’obiettivo principale è seminare discordia tra paesi e popoli, cambiare l’atteggiamento della comunità internazionale, destabilizzare la società civile, giustificare la guerra contro l’Ucraina, ridurre il sostegno da parte della comunità mondiale e spostare l’attenzione dai cinici bombardamenti russi di obiettivi civili in Ucraina negli ultimi giorni”.
L’ambasciatore esorta a “rendersi chiaramente conto che, sotto la maschera di ‘eventi culturali’ o ‘conferenze di esperti’, il paese-terrorista sta consapevolmente manipolando la società straniera, imponendo una verità alternativa e guadagnando la fiducia della popolazione per ulteriori manipolazioni”.
“Le cosiddette ‘conferenze’, ‘eventi culturali’, ‘amichevoli incontri di esperti’ non sono altro che strumenti della guerra ibrida per modificare consapevolmente gli umori della società dei cittadini stranieri per raggiungere i propri obiettivi”, sostiene ancora Melnyk, che denuncia infine come “il cinismo della Russia non conosca limiti”.
Ma è sull’evento di Modena, città guidata dal sindaco Pd Giancarlo Muzzarelli, che si concentrano le polemiche. “La libertà di opinione è diritto non negoziabile ma anche la difesa della verità storica”, scrive Memorial Italia (che si occupa della storia dell’Unione Sovietica e della Russia post comunista) deplorando le iniziative filo russe in programma a Modena, Lucca e Milano nei prossimi giorni e ricordando come l’organizzazione si sia sempre dedicata alla difesa della memoria storica. Fra i tre eventi, quello di Modena “è il più grave perché è stata autorizzata una sede pubblica”, da cui “si vuole diffondere in Italia la propaganda di Mosca sulla ‘rinascita’ della città di Mariupol in seguito all’occupazione da parte dell’esercito della Federazione russa”.