Missione Usa sulla Luna, primo inconveniente. Ed è subito “Houston abbiamo un problema” (video)
Partita con successo, ma con un primo inconveniente, la prima missione americana verso la Luna dai tempi delle storiche Apollo: dopo un lancio da manuale – su un razzo Vulcan della United Launch Alliance (ULA) dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida (ore 2,18 ET) – il lander Peregrine ha fatto rilevare una anomalia nel sistema di puntamento del Sole. La Astrobotic, l’azienda che ha costruito il lander lunare Peregrine ha reso noto che “dopo essersi separato con successo dal razzo Vulcan della United Launch Alliance, il lander lunare Peregrine ha iniziato a ricevere la telemetria tramite la Deep Space Network della Nasa”.
In missione “privata” sulla Luna
“I sistemi avionici costruiti da Astrobotic, inclusa l’unità primaria di comando e gestione dati, nonché i controller termici, di propulsione e di potenza, tutti accesi e funzionanti come previsto. Dopo aver attivato con successo i sistemi di propulsione, Peregrine è entrato in uno stato operativo sicuro” ha continuato l’azienda. “Sfortunatamente – ha informato l’azienda – si è verificata un’anomalia che ha impedito ad Astrobotic di raggiungere un orientamento stabile del puntamento del Sole“. “Il team sta rispondendo in tempo reale all’evolversi della situazione e fornirà aggiornamenti man mano che verranno ottenuti e analizzati ulteriori dati” ha assicurato Astrobotic. Il team ritiene che “la probabile causa dell’instabile puntamento del sole sia un’anomalia della propulsione che, se dimostrata vera, minaccerebbe la capacità della navicella spaziale di atterrare dolcemente sulla Luna“. La società spaziale riferisce inoltre che “mentre il team lotta per risolvere il problema, la batteria del veicolo spaziale sta raggiungendo livelli operativi bassi”. Poco prima di entrare in un periodo previsto di interruzione delle comunicazioni, il team “ha sviluppato ed eseguito una manovra improvvisata per riorientare i pannelli solari verso il Sole”.
“Poco dopo questa manovra, la navicella spaziale è però entrata nel periodo previsto di perdita di comunicazione” da qui il team di Astrobotic ha assicurato che fornirà “ulteriori aggiornamenti non appena Peregrine tornerà in vista della stazione di terra”. La missione Peregrine Mission One (PM1) è la prima sonda privata ad essere lanciata verso la Luna. Partita oggi dalla base di su un razzo Vulcan della United Launch Alliance (ULA) dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida (ore 2,18 ET) – il lander Peregrine ha fatto però rilevare una anomalia nel sistema di puntamento del Sole.
Il ricordo di quell’allarme scattato sull’Apollo 13
L’inconveniente sul lander lunare, ovviamente, non è gravissimo e sarà certamente risolto, ma a qualcuno avrà certamente ricordato quel “Houston, we have a problem“, frase attribuita a Jack Swigert a bordo della navicella spaziale Apollo 13 poi ripresa dal fil Apollo 13 diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks, Kevin Bacon e Gary Sinise. La vicenda racconterebbe dell’incidente che, tre giorni dopo la partenza, aveva provocato danni alla navicella, impedendole la prosecuzione della missione e rendendo molto arduo il rientro sulla Terra.
A bordo della “Peregrine” anche un innovativo sistema di misurazione dell’acqua
La missione Peregrine Mission One (PM1) è stata costruita dalla compagnia spaziale statunitense Astrobotic ed è la prima sonda privata mandata nello spazio con l’obiettivo di atterrare sulla superficie lunare. Prima dell’anomalia la navicella spaziale stava volando verso la Luna dove era previsto che atterrasse il prossimo 23 febbraio. A bordo della sonda c’è anche lo strumento PITMS – Peregrine Ion Trap Mass Spectrometer – sviluppato nel Regno Unito in collaborazione con il Goddard Space Flight Center della NASA a Washington DC – che ha come obiettivo esplorare l’atmosfera della Luna misurando l’acqua e altre molecole. Lo strumento è costato 14 milioni di sterline di finanziamenti governativi attraverso l’adesione del Regno Unito all’Agenzia spaziale europea.