Massimo Boldi su Milano ha poco da ridere: “Città insicura, delinquenti ovunque, io sono andato via”
«La situazione della sicurezza di Milano è senz’altro peggiorata rispetto al passato, soprattutto nei quartieri dove mancano i soldi, cosa che spinge di più le persone a delinquere. Io me ne sono andato». A parlare con l’Adnkronos è il noto attore milanese Massimo Boldi, che fa un’analisi della situazione della sua città alla luce degli ultimi episodi di violenza accaduti all’ombra della Madonnina e della conseguente situazione di allarme.
Boldi: “Nei quartieri poveri di Milano ora c’è gente capace di tutto”
«Il malessere e la delinquenza proliferano soprattutto nei quartieri più poveri, anche perché per raggranellare un po’ di soldi le persone sono capaci di fare di tutto”, spiega Boldi. “Ad onor del vero – ricorda l’attore – anche quando ero giovane, quarant’anni fa, e facevo il cantante, conducendo una vita con orari sballati tra i night club dove suonavo fino a tarda notte, c’erano i quartieri sicuri, dove si poteva camminare anche la sera tardi senza problemi, e quelli in cui c’era una situazione pericolosa. Ma adesso la situazione è peggiorata”. Motivo per il quale Boldi, già da anni, ha deciso di andare a vivere in una città ‘satellite’ fuori Milano.
“Io sono andato via, vivo fuori città. Arrivato a casa sono praticamente chiuso in una cassaforte, con telecamere e sistemi di sicurezza della vigilanza privata, e per fortuna da tanti anni la situazione dove vivo io è tranquilla”, spiega all’Adnkronos l’interprete di blockbuster cult, come ‘Vacanze di Natale’ e ‘Yuppies’. “Bisogna però dire che la criminalità e la mancanza di sicurezza sono un problema che attanaglia un po’ tutte le metropoli, non solo Milano”, conclude Boldi.
L’ex Questore di Milano Achille Serra: il ministro romeno mi disse che vengono da noi perché non fanno galera
Sullo stesso tema, il Corriere della Sera ha intervistato l’ex Questore di Milano, poi senatore del Partito democratico, Achille Serra. L’ex questore a precisa domanda, se l’emergenza criminale a Milano sia causata dall’immigrazione, ha risposto. «Che una parte molto significativa dei reati, soprattutto quelli di strada, sia commessa da immigrati è un fatto certificato dalle statistiche. Avrei preferito che il mio Paese avesse gestito un po’ meglio questo tema epocale». Per poi spiegare. «Ricordo un articolo della legge Bossi-Fini: Regioni, province e Comuni devono istituire centri per la formazione, l’avviamento scolastico e al lavoro, lo studio della lingua. Non ne ho mai visto uno. Sull’altro versante, mi limito a ricordare quel che mi disse un ministro romeno quando ero vice capo della polizia: “In tutta Europa s’è sparsa la voce che per la delinquenza da voi non si paga, o si paga con poca galera”».