Pnrr, Fitto: “Entro l’anno chiederemo la quinta rata”. Meloni. “Noi primi in Europa”
Si è svolta a Palazzo Chigi la Cabina di regia sul PNRR. Riunione convocata dal ministro Raffaele Fitto per la verifica del conseguimento dei 52 obiettivi connessi alla quinta rata del nuovo Piano italiano. Il piano con le modifiche era stato approvato dal Consiglio europeo lo scorso 8 dicembre. La Cabina di regia ha preso atto dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nella quinta rata, tra i quali figurano importanti misure: come l’aggiudicazione degli appalti del settore idrico; l’elettrificazione della linea ferroviaria nel Mezzogiorno e la tratta Ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. L’Italia è il primo tra i paesi membri a richiedere la quinta rata. In anticipo sulla tabellina di marcia prevista. Il premier Giorgia Meloni sottolinea il valore di questo traguardo.
Pnrr Meloni: “Il governo ha centrato un altro obiettivo importante”
“Oggi il Governo ha centrato un altro obiettivo estremamente importante. La cabina di regia del Pnrr ha ratificato il raggiungimento dei 52 obiettivi necessari per consentire all’Italia di presentare, entro il 31 dicembre 2023, alla Commissione europea la richiesta per la quinta rata da 10,5 miliardi di euro. Traguardo che si somma al primato già raggiunto dall’Italia: ovvero quello di essere la prima Nazione in Europa ad aver presentato la quarta richiesta di pagamento del Pnrr. Questo ci consentirà di ricevere nei prossimi giorni la somma di 16,5 miliardi di euro relativi alla quarta rata. E di far salire complessivamente la quota già incassata a circa 102 miliardi di euro: più della metà dell’intero Piano di ripresa e resilienza. Ringrazio il Ministro Fitto, tutti i Ministri e le Amministrazioni centrali e locali che hanno contribuito a questo grande risultato. Che testimonia ancora una volta lo straordinario lavoro portato avanti in questi mesi”.
Pnrr, quinta rata, i progetti
In tema di ambiente previsti interventi per il potenziamento delle condotte della depurazione; e per la realizzazione degli impianti per la valorizzazione dei rifiuti. In tema di pubblica istruzione è in programma l’entrata in vigore della riforma dell’organizzazione del sistema scolastico; nonché l’aggiudicazione di tutti gli appalti per la realizzazione dei nuovi plessi. Sono, inoltre, previsti significativi traguardi in tema di digitalizzazione: con particolare riferimento al Ministero della difesa, della giustizia, al Consiglio di Stato, all’Inps e all’Inail.
Pnrr, Fitto: “Entro il 31 dicembre richiesta pagamento quinta rata a Ue”
“La Cabina di regia di martedì- permetterà al governo di dare seguito alla richiesta di pagamento della quinta rata entro fine anno; per proseguire nell’azione di sostegno alla crescita economica. E per raggiungere, con i nuovi investimenti inseriti nel piano, gli obiettivi del potenziamento della competitività industriale, della transizione verso energie pulite e dell’indipendenza energetica dell’Italia”. Il ministro Fitto è particolarmente soddisfatto del lavoro andato a buon fine tra mille scetticismi. Anche perché l‘Italia è in vantaggio sugli altri Paesi Ue.
“Pnrr, Fitto: “L’Italia è il primo Paese a richiedere il pagamento della quarta e della quinta rata”
Dalla cabina di regia arriva un altro schiaffone a gufi, menagrami e tifosi contro il governo in carica. Non valutando che il Pnrr è un gol dell’Italia intera. Quanto stabilito oggi consentirà all’Italia di presentare formalmente alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2023 la richiesta di pagamento della quinta rata: pari a 10,5 miliardi di euro, che nei prossimi mesi si aggiungeranno ai 16,5 miliardi di euro della quarta rata, in dirittura d’arrivo entro fine anno. Il che rappr4esenta un primato. L’Italia è l’ unico Stato membro fin’ora a presentare progetti e richiesta.
“Metteremo concretamente a terra i progetti”
“Il pagamento della terza rata e quello imminente della quarta concludono un anno di positivo lavoro sul Pnrr – sottolinea Fitto –. Portato avanti dal presidente Meloni e dal Governo tutto; in costruttiva collaborazione istituzionale con la Commissione europea: con il macro obiettivo di mettere concretamente a terra i progetti; per dare una risposta tangibile, in termini di efficienza ed efficacia dell’azione governativa, alle legittime aspettative delle imprese e degli italiani“.