Pnrr, Fitto mette a tacere i gufi: “Entro l’anno il pagamento della quarta rata, sono fiducioso”
Il lavoro sul Pnrr procede a gonfie vele. Informa dello stato del piano il ministro Raffaele Fitto durante il collegamento con la Festa del Foglio. Siamo “in linea con quello che stanno facendo gli altri Stati membri. Anzi posso dire che il nostro lavoro è in uno stato molto avanzato”. Il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr ha avuto una giornata impegnata su più fronti. A margine del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri ha chiarito. “Siamo in una fase positiva, abbiamo lavorato intensamente in questo mese risolvendo le questioni legate alla terza rata”. Il lavoro del governo procede: “Siamo in una fase di verifica dei risultati raggiunti sulla quarta rata, per la quale abbiamo già inviato la richiesta di pagamento. Siamo fiduciosi che possa accadere entro l’anno”.
Pnrr, Fitto: “Il nostro lavoro in stato molto avanzato”
L’Italia può tornare a credere nelle sue capacità, aveva detto il premier Meloni all’indomano dell’incasso della terza rata. Checché ne dicano e scrivono dall’opposiziione e dai quotidiani perennemente in guerra col governo. “Nel frattempo – informa Fitto- è in atto un confronto molto costruttivo e positivo con la Commissione europea; su tutta la parte relativa alla revisione degli obiettivi che abbiamo presentato ad agosto; e sugli obiettivi da raggiungere per il 31 dicembre di quest’anno per la quinta rata”. Il confronto “sta andando avanti molto bene”, assicura il ministro Fitto. “Ci stiamo confrontando con le Regioni, le Province e i Comuni dando indicazioni precise: il risultato si raggiunge con un lavoro collegiale“.
Pnrr, Fitto: “Il governo è coeso, non vedo le divisioni che leggo sulla stampa”
E a tal proposito, quanto a squadra, il governo ce l’ha e anche molto unita. Stoccata di Fitto: “Il governo ha una maggioranza coesa, non vedo le differenziazioni che leggo sulla stampa. Stiamo procedendo bene, ognuno fa giustamente una campagna che riguarda il proprio partito”, dice mettendo a tacere le cassandre sempre pronte a “tifare” per la catastrofe e il fallimento del governo. “All’interno del RepowerEU- spiega ancora- proviamo a trasformare un intervento emergenziale” come quello dello scorso anno per le bollette “in un intervento strutturale”. Poi si concentra su un tema essenziale: l’accordo per la riforma del Patto di stabilità Ue “bisogna trovarlo”. Perché “l’idea di tornare alle vecchie regole” del 3% del deficit “è inimmaginabile”.
Fitto: “Essenziale la riforma del Patto di stabilità”
Le nuove regole del Patto Ue necessitano di “coerenza con il Pnrr”. Il ministro fa osservare che non è possibile che “da un lato, con una mano ci viene dato il Pnrr e la coesione; e, dall’altro, ci sono regole che non ne consentono un uso adeguato: le due cose si devono tenere insieme”. E, questo un aspetto sottolineato da sempre da FdI. “Un ritorno alle vecchie regole del Patto di stabilità vorrebbe dire una penalizzazione che non tiene conto di tutto quello che è successo dal Covid in poi”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, capogruppo in Commissione Politiche europee. E Presidente del Comitato per la Legislazione del Senato della Repubblica. “È stato dimostrato dai fatti che quelle regole andavano riviste. Per questo bisogna essere chiari sul punto anche con i cittadini: da un lato abbiamo i Fondi di coesione e del Pnrr; ma dall’altro abbiamo regole che non ne consentono il corretto utilizzo. Diventa un cane che si morde la coda. È nell’interesse collettivo non ritornare al vecchio Patto e su questo la linea del Governo Meloni è chiara, nell’interesse dei cittadini”.