Manovra, via libera dal Senato con 112 sì e 76 contrari. Scontro tra Gasparri e Renzi

22 Dic 2023 13:26 - di Adriana De Conto

L’Aula del Senato ha dato il via libera alla legge di bilancio. Il voto di fiducia chiesto dal governo sul maxiemendamento ha incassato 112 sì, contrari 76 e tre astenuti. Ora il testo passa alla Camera per il sì definitivo. Come emerge dai tabulati, a favore della richiesta del governo sono stati tutti i senatori della maggioranza, contrarie le opposizioni. Ad astenersi sulla fiducia sono stati i due senatori a vita, Elena Cattaneo e Mario Monti, assieme al senatore delle Autonomie, Meinhard Durnwalder.

Manovra, Calandrini: “Confronto approfondito. Le opposizioni non si possono lamentare”

“C’è stato un confronto civile e democratico senza comprimere i tempi. Le opposizioni non si possono assolutamente lamentare: è stato un lavoro importante e approfondito su cui ognuno ha potuto dire la propria. E’ stata una manovra coraggiosa. Che ha avuto la forza in un momento difficile di guardare agli interessi del Paese. E non al facile consenso come i governi che ci hanno preceduti. E’ un prezzo altissimo che pagheremo negli anni successivi: perché sono state fatte scelte scellerate da chi prima di noi ha dilapidato decine di miliardi per scelte elettoralistiche che hanno messo in disequilibrio i conti dello Stato”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla manovra in Senato. Replica con fatti al Pd: “Rispondo velocemente a Boccia per tranquillazzarlo: l’Italia non è quella che raccontiamo noi, ma quella che raccontano gli italiani. Ad ogni votazione avete preso delle sberle che vi hanno mandato a casa”.

Manovra, scontro tra Renzi e Gasparri

Il dibattito ha registrato uno scontro tra i senatori Matteo Renzi e Maurizio Gasparri. Il leader di Iv lo ha provocato, chiamando in causa- anche da morto- Berlusconi. Il senatore azzurro non gliel’ha consentino ed ha risposto per le rime. I toni si sono accesi. Renzi nell’intervento contro la manovra ha poi criticato Forza Italia per l‘astensione sul Mes. “Tradisce la vostra storia e le scelte europeiste di Silvio Berlusconi. Con il voto di astensione sul Mes – e capisco l’imbarazzo di Gasparri -state tradendo l’eredità politica di Silvio Berlusconi”. Alla provocazione sarebbe scattata quella che secondo Iv e Pd sarebbe una “frase ingiuriosa” di Gasparri a Renzi. A “fare la spia” Borghi, capogruppo del Pd . L’aula rumoreggia, Renzi interrompe l’intervento e chiede di recuperare il tempo che “la volgarità e la maleducazione di Gasparri mi ha sottratto”.

La replica e le scuse di Gasparri. La Russa chiede i filmati

“Durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentito distintamente, e lo ha sentito tutta l’Aula, una frase ingiuriosa del senatore Gasparri all’indirizzo del senatore Renzi. Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire”, ha strillato Borghi. Il presidente Ignazio La Russa, in seguito alla segnalazione ha chiesto di ottenere i filmati della seduta; non essendo in Aula al momento delle presunte ingiurie di Gasparri. Stando a quanto riferiscono fonti dell’opposizione -scrive Libero– Gasparri avrebbe detto a Renzi “Vigliacco vai a c…”. Poi, prendendo la parola in Aula, il senatore azzurro si è scusato per l’espressione ma non per la sostanza: “Mi scuso di alcune frasi inopportune, ma non mi scuso di dire la verità”. E ha stroncato le frasi a vanvera pronunciate da Renzi.

Gasparri stronca Renzi: “Lezioni di berlusconismo postume non ne prendiamo da nessuno”

“Silvio Berlusconi a dicembre 2020 disse: ‘non voterò la riforma del Mes perché non ci facciamo dettare le scelte da altri’. Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e segretario di Forza Italia, un europeista tra i più noti, ha detto più volte:  il Mes così non va perché c’è una mancanza di democrazia. E  serve un controllo del Parlamento europeo. Per questo ci siamo astenuti. Quindi, fatte le scuse a chi le deve avere, noi in quest’Aula lezioni di berlusconismo postumo non ne prendiamo da nessuno”. Così il senatore e capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulla manovra. E aggiunge per ripristinare la verità dei fatti:

Gasparri a Renzi: ” “Potevate applaudire Berlusconi da vivo”

“Quando ci fu l’ingiusta decadenza di Berlusconi, un senatore presente in quest’Aula disse: quando c’è una sentenza definitiva la partita è finita: ‘game over’, nei confronti di Berlusconi. Potevano applaudire Berlusconi da vivo piuttosto che usare in maniera distorta le sue parole oggi che lui non c’è”. Poi con la consueta ironia sottolinea: “Se qualcuno fa calare i voti del suo partito più rapidamente di quanto cali l’inflazione; e parla solo degli altri per non parlare di se stesso non è colpa nostra. Noi lezioncine di questa natura non ne prendiamo”.

 

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