L’ultima giravolta di Grillo, ora predica il digiuno intermittente dalla rete: “Essere offline è il nuovo lusso. Provatelo”

28 Dic 2023 13:14 - di Chiara Volpi
Grillo

Con la sua ultima, rocambolesca giravolta, Beppe Grillo compie un salto carpiato che lo riporta indietro. O meglio: che lo vede intento a rinnegare quanto fin qui urlato e ostentato tra vaffa alla politica e comizi-spettacolo nei suoi one man show teatrali. E dopo anni passati a divulgare il “verbo” della politica connessa, l’ideologo della democrazia partecipata, il sacerdote del rito informatico che invoca e celebra il voto online, il profeta della connessione perpetua, ora inverte la rotta e predica il digiuno digitale: «Essere offline è il lusso moderno».

L’ultima perla del guru Grillo: «Essere offline è il nuovo lusso. Provatelo»

Dunque, dai suoi profili social, Grillo smonta la tela di Penelope fin qui imbastita per costruire a tavolino (e tastiera) il Movimento 5 Stelle, rigorosamente esposto in vetrina sulle pagine del suo blog, e rinnega quella stessa rete che lo ha trasformato da comico a leader di partito. E scagliando gli immancabili strali contro tecnologie e strategie in campo per rendere la connessione la conditio sine qua non delle nostre vite, cambia registro e tuona contro i «molti esperimenti» che «vengono condotti utilizzando droni e satelliti» per rendere il mondo sempre più «interattivo».

Dopo anni a evocare e profetizzare la connessione perpetua, Grillo ci ripensa

Un preambolo prodromico all’annuncio urbi et orbi che segue a stretto giro, e che esplicita (per quanto possibile) la folgorazione che lo ha colto sulla via virtuale: «Tutta questa connettività non ha migliorato affatto la comunicazione tra le persone. Sembra che più ci scambiamo messaggi, più diventano banali le nostre interazioni». E allora che fare? Grillo riflette, s’interroga, cerca una terza via. E nel dilemma che anima pensieri e contro-misure e la composizione ardita di un manifesto 2.0 che mescoli alchemicamente rete e connessioni sociali, prova a correggere il tiro e rilancia: «Il punto è che la maggior parte delle persone non sembra sapere quando fare una pausa».

Ora predica il digiuno intermittente dalla rete

Allora che fare? Semplice, aggiungere alla capriola o un ultimo rocambolesco tocco: cercare rifugio in posti dove anche un apparecchio di ultima generazione riesca a non prendere la linea. E così, fornisce tutta una mappa di eremi dove praticare l’astensione internetica e disintossicarsi dall’interconnessione tanto evocata e praticata. Luoghi che proliferano e spuntano in continuazione su siti e social, rintracciabili guarda caso online. Dove spuntano come funghi le segnalazioni di hotel Digital Detox, quelli senza il wifi.

Ma il colmo è che per trovare i nuovi eremi anti-tecnologi tocca scaricare utilizzare un app…

Come le segnalazione di alcune prodigiose esperienze come quella di un bar in Brasile che utilizza bicchieri che si reggono solo se posizionati sopra i cellulari, contro i clienti antisociali. O come il Luddite Club a New York in cui si accede solo se non si fa uso di smartphone e social network. Tutto miracolosamente rintracciabile attraverso l’app White Spots App che ci aiuta a individuare e raggiungere i luoghi privi di segnale. Sì, avete capito bene: l’iperbolico dietrofront di Grillo non poteva non finire con il colmo dei colmi: per trovare questi nuovi Ashram. Questi esclusivi luoghi di ritiro spirituale e meditazione anti-social, bisogna scaricare un’app. E praticarla online, naturalmente…

 

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