Filippo Turetta esce dall’isolamento, l’inquietante possibilità: se vorrà potrà seguire in tv i funerali di Giulia
Dopo le proteste dei familiari dei detenuti, e degli stessi carcerati, che appena due, tre giorni fa, si sono lamentati per quella che – a loro detta – sarebbe una “reclusione privilegiata” del giovane, Filippo Turetta esce dall’isolamento e cambia cella nel carcere di Verona, passando al regime di “custodia aperta”. Trattenuto in infermeria – con due libri a disposizione scelti appositamente per lui, e l’interesse mediatico ai massimi storici per la struttura penitenziaria di Montorio: elementi che hanno irritato, e non poco, i detenuti che hanno lamentato la disparità di trattamento di cui sopra – il 21enne, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, «starà in una cella con la porta aperta e sarà libero di camminare per il corridoio del reparto di infermeria».
Filippo Turetta esce dall’isolamento e cambia cella
Lo rende noto il Tgcom24 sul suo sito, in un servizio in cui attesta anche che nel reparto Turetta «potrà incontrare tutti gli altri detenuti, in totale 19, ristretti in 16 celle». E che, proprio come tutti gli altri reclusi nella struttura veronese, ha anche la possibilità di guardare la tv. Pertanto, se lo riterrà opportuno, domani (martedì 4 dicembre ndr) potrà seguire i funerali di Giulia Cecchettin che si svolgeranno nella basilica di Santa Giustina a Padova, dove sono attese – tra i banchi e sul piazzale esterno alla chiesa – oltre 10.000 persone. Una ipotesi inquietante, quella che il ragazzo che ha ucciso la sua ex fidanzata con quella efferatezza confermata anche nell’interrogatorio con gli inquirenti, che solo a ipotizzarla fa venire i brividi…
Nel suo nuovo status di detenuto, anche la possibilità di guardare la tv
E che, al confronto, fa sembrare la reclusione con tanto di libri e posto letto in infermeria – contestata dagli altri detenuti – un argomento di poco conto… E che ridimensiona anche la notizia secondo cui Filippo Turetta, che divide la cella con un detenuto di 50-60 anni (condannato per reati finanziari), ha trovato in questo compagno di detenzione un “angelo custode” che, sempre secondo il Tgcom24, avrebbe accettato di seguirlo «in accordo con la direzione»… «È un detenuto come gli altri, e si rende conto di quello che ha fatto», spiegano fonti all’Ansa cercando di ridimensionare sgomento e polemiche. «Sta prendendo le misure con la realtà del carcere, che la prima volta è uno shock», aggiungono pure le stesse fonti. Almeno quanto è scioccante per un Paese intero – e straziante per la famiglia di Giulia – pensare a quanto il giovane ha commesso, e confessato di aver fatto, per ritrovarsi lì.