Giulia Cecchettin, Sangiuliano avvalora l’ipotesi della presenza del governo ai suoi funerali
Con un Paese intero che si prepara a dire addio a Giulia Cecchettin – di cui domani si celebreranno i funerali a Padova, nella basilica di Santa Giustina – il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ventila la possibilità che l’Esecutivo partecipi alle esequie della studentessa 22enne di Ingegneria biomedica, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Intervenendo da remoto alla tappa torinese de L’Alfabeto del Futuro, il tour il tour promosso da La Stampa e dai quotidiani del gruppo GNN (Gedi News Network) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per presentare le innovazioni che cambiano la nostra vita e quella delle nostre famiglie, Sangiuliano alla domanda sulla presenza di rappresentanti istituzionali alla cerimonia funebre ha risposto che «lo deciderà il governo. Ma penso di sì: ci sarà un rappresentante dell’esecutivo».
Giulia Cecchettin, Sangiuliano: «Penso che un rappresentante del governo sarà al suo funerale»
Del resto, il brutale omicidio di Giulia Cecchettin ha scosso la comunità nazionale, e indotto la politica a una seria riflessione sul tema. E l’esecutivo, nelle figure dei suoi rappresentanti istituzionali, a partire dal capo del governo Giorgia Meloni, nel dibattito sulla violenza contro le donne, sono intervenuti dal primo istante, e non solo per esprimere il cordoglio in merito a una tragedia che ha distrutto una giovane vita e l’esistenza di due famiglie – quella della vittima, in primis, e poi quella dell’omicida, in secondo battuta –. Ma anche per proporre indicazioni di merito sulla lotta a un fenomeno in continua progressione come quello dei femminicidi.
Il governo in prima linea contro le violenze sulle donne
Dopo il potenziamento del codice rosso e le proposte normative sul tema, infatti, e sulla scia di progetti educativi già predisposti dal Ministero della Pubblica Istruzione, con l’omicidio di Giulia Cecchettin, il focus contro la violenza sulle donne e della lotta ai femminicidi ha ulteriormente rilanciato il dibattito, anche se in più di un’occasione viziato da polemiche strumentali che hanno inasprito il confronto. Ma su un punto, sia governo che opposizione, si sono ritrovati d’accordo: ed è quello dell’approvazione del 22 novembre scorso del Ddl contro la violenza sulle donne, divenuto legge.
Il ministro Sangiuliano: «Sono più che favorevole all’educazione all’affettività nella scuola»
Un provvedimento che, tra corsi nelle scuole e formazione, ha visto l’interlocuzione bipartisan tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, mirata a contrastare il dilagante fenomeno dei maltrattamenti e dei femminicidi con proposte e disposizioni che intervengano «sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente. E proprio su approccio, metodo e proposte, il titolare del dicastero della Cultura Sangiuliano è tornato a intervenire anche oggi da Torino. Dicendosi favorevole alle questioni legate all’educazione all’affettività nella scuola. E sottolineando: «Non solo sono favorevole. Ma abbiamo fatto anche già qualcosa di concreto: due settimane fa ho siglato con il ministro Roccella e con il ministro Valditara un provvedimento che va in questa direzione, cioè portare nella scuola l’educazione affettiva e il valore del rispetto delle donne. Anzi direi, in generale, del rispetto dell’altro».
Giulia Cecchettin, Tajani: «Il messaggio contro la violenza sulle donne sia internazionale»
Un punto su cui, abbiamo detto, tutti gli esponenti di governo non solo convergono, ma si sono dimostrati propositivi e operativi. Come conferma anche quanto dichiarato ancora oggi dal vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il quale, intervenendo alla riunione del Comitato di monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa presso la Camera dei deputati, ha ribadito che «quello contro la violenza sulle donne deve essere un messaggio internazionale».
Giulia Cecchettin, la Farnesina dedicherà nuove borse di studio in suo nome per studenti da 17 Paesi
Perché «più voci si devono alzare a difesa del diritto delle donne alla propria scelta e alla propria indipendenza. Questo è fondamentale», ha sottolineato il ministro. Che poi ha concluso ricordando proprio il sacrificio di Giulia: «Noi italiani in questi giorni abbiamo i riflettori accesi sulla tragedia di Giulia Cecchettin». E appena «due giorni dopo c’è stata un’altra donna uccisa» ha ricordato Tajani, annunciando che la Farnesina ha «deciso di dedicare nuove borse di studio per studenti da 17 Paesi a Giulia Cecchettin per garantire il diritto alla libertà di tutte le donne».