Barbera eletto presidente della Corte costituzionale: il curriculum e l’attività politica dal Pci al Pds
C’è un siciliano alla presidenza della Corte costituzionale: è Augusto Antonio Barbera, che aveva già ricoperto il ruolo di presidente pro tempore della Consulta al termine dell’incarico dell’ex presidente della Corte Silvana Sciarra. Il neo-presidente ha nominato vicepresidenti della Corte i giudici Franco Modugno, Giulio Prosperetti e Giovanni Amoroso.
Chi è Augusto Barbera, il nuovo presidente della Corte costituzionale
Nato infatti ad Aidone in Provincia di Enna il 25 giugno 1938, si è formato a Catania. Qui nel 1968, ha conseguito la libera docenza in diritto costituzionale. Eletto Giudice della Corte costituzionale dal Parlamento il 16 dicembre 2015, su proposta del Pd, darà il suo addio alla Corte a fine dicembre 2024. Professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Bologna (dal 1994 fino al 2010). Tra gli altri incarichi, è stato componente effettivo e Presidente del Collegio Garante della costituzionalità delle norme della Repubblica di San Marino dal 2003 al 2012; nonché Vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, nel quadriennio 2001-2005.
Augusto Barbera, il curriculum
Barbera ha fatto parte di diverse Commissioni presso Regioni e Ministeri. Tra queste, è stato Presidente della Commissione governativa che ha portato all’elaborazione del Testo unico delle leggi sulle autonomie locali (d.P.R. n. 267 del 2000). Ed è stato inoltre chiamato a fare parte, nel maggio 2013, della cosiddetta Commissione dei “Saggi”, costituita da Erico Letta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la revisione della seconda parte della Costituzione. È stato anche Presidente dell’ISle, Istituto italiano di studi legislativi, di cui è a tutt’oggi Presidente onorario; nonché componente del consiglio scientifico della Scuola di scienza e tecnica della legislazione costituita presso il medesimo Istituto; è stato componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Parri dell’Emilia Romagna e componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (2010-2015).
L’attività politica dal Pci al Pds
Ha svolto attività politica: è stato eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Pci e del Pds, per cinque legislature, fra il 1976 e il 1994. Dal 1987 al 1992 è stato Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali; nonché, dal 1983 al 1985, componente della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali (Commissione Bozzi); dal 1992, è stato Vicepresidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (Commissione De Mita-Iotti). Nell’aprile 1993 è stato nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento (Governo Ciampi). È stato fra i promotori dei referendum elettorali del 1991, del 1993 e del 1999. onsigliere regionale della Regione Emilia-Romagna (dal 1980 al 1982). È sposato da cinquantadue anni con Maria Montemagno e ha due figli, Alessandro e Teresa.